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TEST SUPPRIMÉ, PEUT-ÊTRE VOUS INTÉRESSEZ:ASPETTI METODOLOGICI E DIDATTICI

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Titre du test:
ASPETTI METODOLOGICI E DIDATTICI

Description:
MASTER A SCUOLA OGGI A SCUOLA OGGI METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI INNOVATIVI

Auteur:
C.T.
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Date de Création:
23/11/2022

Catégorie:
Autres

Nombres des questions: 283
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La nozione di BES, di uso comune nei paesi anglosassoni, non è univocamente definita In linea di massima e semplificando, tutte descrivono situazioni in cui la proposta educativa scolastica annuale, "standard" pur considerando una fisiologica fascia di variabilità individuale non consente allo studente un apprendimento e uno sviluppo efficace, a causa delle difficolà dovute a situazioni di varia natura. In linea di massima e semplificando, tutte descrivono situazioni in cui la proposta educativa scolastica quotidiana, "standard" pur considerando una fisiologica fascia di variabilità individuale non consente allo studente un apprendimento e uno sviluppo efficace, a causa delle difficoltà dovute a situazioni di varia natura. In linea di massima e semplificando, tutte descrivono situazioni in cui la proposta regionale, "standard" pur considerando una fisiologica fascia di variabilità individuale non consente allo studente un apprendimento e uno sviluppo efficace, a causa delle difficoltà dovute a situazioni di varia natura. In linea di massima e semplificando, tutte descrivono situazioni in cui la proposta educativa scolastica quotidiana, eccezionale pur considerando una fisiologica fascia di variabilità individuale non consente allo studente un apprendimento e uno sviluppo efficace, a causa delle difficoltà dovute a situazioni di varia natura.
Occorre la considerazione che l'eterogeneità dei bisogni educativi che caratterizza la scuola di oggi era minore negli anni precedenti agli attuali: gli studenti di lingua e di culture diverse erano in numero minore di quelli di oggi e molti disturbi venivano riconosciuti ufficialmente. l'eterogeneità dei bisogni educativi che caratterizza la scuola di oggi era minore negli anni precedenti agli attuali: gli studenti di lingua e di culture diverse erano in numero minore di quelli di oggi e molti disturbi non venivano né riconosciuti ufficialmente né tantomeno i diritti di chi ne soffriva venivano tutelati. l'eterogeneità dei bisogni educativi che caratterizza la scuola di oggi era minore negli anni precedenti agli attuali: gli studenti di lingua e di culture diverse erano in numero maggiore di quelli di oggi e molti disturbi non venivano né riconosciuti ufficialmente né tantomeno i diritti di chi ne soffriva venivano tutelati. l'eterogeneità dei bisogni educativi che caratterizza la scuola di oggi era maggiore negli anni precedenti agli attuali: gli studenti di lingua e di culture diverse erano in numero minore di quelli di oggi e molti disturbi non venivano né riconosciuti ufficialmente né tantomeno i diritti di chi ne soffriva venivano tutelati.
Una scuola per potersi definire inclusiva deve essere in grado di non riconoscere e non valorizzare pienamente tutte le differenze intese in termini di infinite varietà delle diversità umane (condizioni di disabilità , genialità , differenze di pensiero e di apprendimento, differenze di genere e orientamento sessuale, differenze culturali e linguistiche, familiari, socio economiche e così via), ciascuna delle quali si traduce in una varietà di Bisogni Educativi Speciali. deve essere in grado di riconoscere e valorizzare pienamente tutte le differenze intese in termini di infinite varietà delle diversità umane (condizioni di disabilità , genialità , differenze di pensiero e di apprendimento, differenze di genere e orientamento sessuale, differenze culturali e linguistiche, familiari, socio economiche e così via), ciascuna delle quali si traduce in una varietà di interventi pubblici. deve essere in grado di riconoscere e valorizzare pienamente tutte le uguaglianze intese in termini di infinite varietà delle diversità umane (condizioni di disabilità genialità , differenze di pensiero e di apprendimento, differenze di genere e orientamento sessuale, differenze culturali e linguistiche, familiari, socio economiche e così via), ciascuna delle quali si traduce in una varietà di Bisogni Educativi Speciali. deve essere in grado di riconoscere e valorizzare pienamente tutte le differenze intese in termini di infinite varietà delle diversità umane (condizioni di disabilità , genialità , differenze di pensiero e di apprendimento, differenze di genere e orientamento sessuale, differenze culturali e linguistiche, familiari, socio economiche e così via), ciascuna delle quali si traduce in una varietà di Bisogni Educativi Speciali.
I processi inclusivi pertanto non si limitano a mobilitare solo capacità tecniche (quali quelle previste dalla integrazione), ma un impegno a favorire contesti educativi che sappiano accogliere e promuovere la realizzazione di un progetto di vita indipendente e di una cittadinanza attiva a favorire contesti educativi che sappiano accogliere e promuovere la realizzazione di un progetto di ascolto indipendente e di una cittadinanza attiva a favorire contesti educativi che sappiano respinge re e promuovere la realizzazione di un progetto di vita indipendente e di una cittadinanza attiva a favorire contesti educativi che sappiano accogliere e promuovere la realizzazione di un progetto di vita dipendente e di una cittadinanza attiva.
Possiamo definire l'integrazione sociale come la riduzione e la cura delle condizioni che consentano al soggetto di sentirsi parte di un gruppo classe, di una comunità scolastica, di una rete sociale e di una comunità come l'implementazione e la cura delle condizioni che consentano al soggetto di sentirsi escluso dal gruppo classe, di una comunità scolastica, di una rete sociale e di una comunità come l'implementazione e la cura delle condizioni che consentano al soggetto di sentirsi parte di un gruppo classe, di una comunità scolastica, di una rete sociale e di una comunità come l'implementazione e la cura delle comunicazioni che consentano al soggetto di sentirsi parte di un gruppo classe, di una comunità scolastica, di una rete sociale e di una comunità.
Il passaggio dall'inserimento all'integrazione e poi, da questa all'inclusione, non implica un semplice cambiamento semantico, ma si configura come un percorso formativo, un processo che l'intera comunità scolastica deve concretizzare in modo trasversale soffermandosi, in particolare, sui valori che il concetto di inclusione porta con sé: l'enfasi sullo sviluppo delle comunità scolastiche, il sostegno al senso di appartenenza di ciascuno, la riduzione dell'esclusione, della discriminazione e delle barriere all'apprendimento e alla partecipazione. la libertà , la dignità , la solidarietà, l' uguaglianza, il diritto, la partecipazione, la sostenibilità, la non violenza, la fiducia, l'onestà , il sostegno al senso di appartenenza di ciascuno, la riduzione dell'esclusione, della discriminazione e delle barriere all'apprendimento e alla partecipazione. la libertà , la dignità , la solidarietà , l uguaglianza, il diritto, la partecipazione, la sostenibilità , la non violenza, la fiducia, l'onestà , il rispetto per la diversità e la valorizzazione della diversità stessa, l'enfasi sullo sviluppo delle comunità scolastiche, il sostegno al senso di appartenenza di ciascuno la libertà , la dignità , la solidarietà, l' uguaglianza, il diritto, la partecipazione, la sostenibilità , la non violenza, la fiducia, l'onestà , il rispetto per la diversità e la valorizzazione della diversità stessa, l' enfasi sullo sviluppo delle comunità scolastiche, il sostegno al senso di appartenenza di ciascuno, la riduzione dell'esclusione, della discriminazione e delle barriere all'apprendimento e alla partecipazione.
L'inclusione realizza pienamente il principio costituzionale del diritto allo studio, espresso agli artt. 5 53 54 della Costituzione agli artt. 3 33 34 della Costituzione agli artt. 4 43 44 della Costituzione agli artt. 6 63 64 della Costituzione.
L'evoluzione della normativa in merito all' handicap, e in particolare, sull'integrazione scolastica rispecchia un disinteresse sul tema della diversità e sulle sue rappresentazioni sociali. rispecchia una parallela evoluzione di schemi concettuali e di modelli culturali sul tema della diversità e sulle sue rappresentazioni sociali. rispecchia una parallela involuzione di schemi concettuali e di modelli culturali sul tema della diversità e sulle sue rappresentazioni sociali. rispecchia un'antica evoluzione di schemi concettuali e di modelli culturali sul tema della diversità e sulle sue rappresentazioni sociali.
Il primo vero documento che afferma e tutela i diritti del diversamente abile in Italia è la Costituzione che negli articoli 3, 34 e 38 stabilisce l uguaglianza, il diritto allo studio e definisce i compiti dello Stato nel rimuovere ogni tipo di ostacolo che non consenta al cittadino la sua piena affermazione. la Costituzione che negli articoli 6, 36 e 39 stabilisce l'uguaglianza, il diritto allo studio e definisce i compiti dello Stato nel rimuovere ogni tipo di ostacolo che non consenta al cittadino la sua piena affermazione. la Costituzione che negli articoli 5, 35 e 58 stabilisce l'uguaglianza, il diritto allo studio e definisce i compiti dello Stato nel rimuovere ogni tipo di ostacolo che non consenta al cittadino la sua piena affermazione. la Costituzione che negli articoli 4, 35 e 39 stabilisce l'uguaglianza, il diritto allo studio e definisce i compiti dello Stato nel rimuovere ogni tipo di ostacolo che non consenta al cittadino la sua piena affermazione.
Un'apposita Commissione Ministeriale, presieduta da Franca Falcucci (che qualche anno dopo divenne Ministro della Pubblica Istruzione), prepara una relazione nella quale si inizia a parlare di una scuola che deve essere attenta alle diversità guardando l'handicap come una risorsa. Rappresenta questo un vero e proprio capovolgimento dell'atteggiamento nei confronti degli alunni disabili. In quale anno? 1964 1994 1974 1984.
Il 13 aprile 2017 è stato approvato il Decreto Legislativo n. 66 attuativo della Legge 13 Luglio 2015 n.107, entrato in vigore il 31 maggio 2017. Il suddetto Decreto reca le nuove norme per l'inclusione scolastica degli alunni con disabilità. L' articolo 1 in particolare: precisa principi e finalità dell'inclusione scolastica, chiarendo che l'Inclusione scolastica non riguarda soltanto la disabilità , ma abbraccia tutti i bisogni educativi special i e si realizza attraverso attività didattiche individualizzate e personalizzate che permettano a tutti gli studenti di sviluppare le proprie potenzialità precisa principi e finalità dell'educazione finanziaria, chiarendo che l inclusione scolastica non riguarda soltanto la disabilità , ma abbraccia tutti i bisogni educativi speciali e si realizza attraverso attività didattiche individualizzate e personalizzate che permettano a tutti gli studenti di sviluppare le proprie potenzialità precisa principi e finalità dell'inclusione scolastica, chiarendo che l' inclusione scolastica non riguarda soltanto la disabilità , ma abbraccia tutti i bisogni educativi speciali e si realizza attraverso attività didattiche non individualizzate e personalizzate che permettano a tutti gli studenti di sviluppare le proprie potenzialità precisa principi e finalità dell'inclusione scolastica, chiarendo che l' inclusione scolastica riguarda soltanto la disabilità e si realizza attraverso attività didattiche individualizzate e personalizzate che permettano a tutti gli studenti di sviluppa re le proprie potenzialità.
Il Decreto Legislativo n.96 del 7 agosto 2019 (cd Decreto Inclusione) contiene il il riferimento del tutto nuovo, al concetto di accomodamento ragionevole. il riferimento del tutto nuovo, al concetto di comunicazione ragionevole. il riferimento del tutto nuovo, al concetto di certificazione ragionevole. il riferimento del tutto nuovo, al concetto di affidamento ragionevole.
Seconda importante modifica è l'intento, chiaramente espresso dal decreto di recepire al massimo le linee guida nazionali, basandosi su un approccio inclusivo che tenga in considerazione una visione più ampia, collegata all'ICF di recepire al massimo le linee guida internazionali, basandosi su un approccio esclusivo che tenga in considerazione una visione più ampia, collegata all'ICF di recepire al massimo le linee guida internazionali, basandosi su un approccio inclusivo che tenga in considerazione una visione più ampia, collegata all' ICF di recepire al massimo le linee guida internazionali, basandosi su un approccio inclusivo che tenga in considerazione una visione più ampia, collegata all'OCSE.
Con il Decreto n. 96/19 si ripensa la scuola con una nuova architettura ovvero una scuola inclusiva in senso lato, in grado di portare avanti tutti i singoli alunni nel tentativo di ottenere i massimi risultati, sia a livello didattico ed educativo, da tutti gli studenti, in definitiva una vera scuola per tutti. ovvero una scuola inclusiva in senso lato, in grado di portare avanti tutti i singoli alunni nel tentativo di ottenere i minimi risultati, sia a livello didattico ed educativo, da tutti gli studenti, in definitiva una vera scuola per tutti. ovvero una scuola esclusiva in senso lato, in grado di portare avanti tutti i singoli alunni nel tentativo di ottenere i massimi risultati, sia a livello didattico ed educativo, da tutti gli studenti, in definitiva una vera scuola per tutti. ovvero una scuola integrativa in senso stretto e non lato, in grado di portare avanti tutti i singoli alunni nel tentativo di ottenere i massimi risultati, sia a livello didattico ed educativo, da tutti gli studenti, in definitiva una vera scuola per tutti.
il Decreto del Ministro dell'istruzione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 29 dicembre 2020, n. 182 definisce le modalità per l'assegnazione delle misure di sostegno di cui al decreto legislativo 66/2017 e il modello di piano educativo individualizzato (PEI), da adottare da parte delle istituzioni scolastiche. definisce le modalità per l'assegnazione delle misure di accompagnamento di cui al decreto legislativo 66/2017 e il modello di piano educativo individualizzato (PEI), da adottare da parte delle istituzioni scolastiche. definite le modalità per l'assegnazione delle misure di sostegno di cui al decreto legislativo 66/2017 e il modello di piano Assistenziale individualizzato (PAI), da adottare da parte delle istituzioni scolastiche. definite le modalità per l'assegnazione delle misure di sostegno di cui al decreto legislativo 66/2017 e il modello di piano educativo Interno (PEI), da adottare da parte delle istituzioni scolastiche.
Il Decreto del Ministro dell'istruzione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 29 dicembre 2020, n. 182 istituisce: Il Gruppo di Lavoro Esterno GLE Il Gruppo di Lavoro Indipendente GLI Il Gruppo di Lavoro Operativo GLO Il Gruppo di Lavoro Unico GLU.
I Gruppi di Lavoro Operativo per l'inclusione dei singoli alunni con disabilità procedono alla definizione dei PEI e della verifica del processo di inclusione, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno e delle altre misure di sostegno, tenuto conto del profilo di funzionamento alla definizione della diffusione delle circolari ministeriali e della verifica del processo di inclusione, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno e delle altre misure di sostegno, tenuto conto del profilo di funzionamento alla definizione dei PEI e della verifica del processo di inclusione, esclusa la proposta di quantificazione di ore di sostegno e delle altre misure di sostegno, tenuto conto del profilo di funzionamento alla definizione dei GLO e della verifica del processo di inclusione, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno e delle altre misure di sostegno, tenuto conto del profilo di funzionamento.
La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità è del 2006 1923 2001 2016.
Il principio del mainstreaming implica una gestione delle problematiche relativa alla disabilità nel contesto delle politiche generali, ognuna delle quali, per il suo ambito, deve prevedere fin dall'inizio interventi che tengano in considerazione le esigenze dei disabili. implica una gestione delle problematiche relativa alla disabilità nel contesto delle politiche di un singolo partito, ognuna delle quali, per il suo ambito, deve prevedere fin dall'inizio interventi che tengano in considerazione l e esigenze dei disabili. implica un rifiuto delle problematiche relativa alla disabilità nel contesto delle politiche generali, ognuna delle quali, per il suo ambito, deve prevedere fin dall'inizio interventi che tengano in considerazione le esigenze dei disabili. implica una gestione delle problematiche relativa alla disabilità nel contesto delle politiche generali, ognuna delle quali, per il suo ambito, deve prevedere fin dall'inizio interventi che tengano in considerazione le esigenze dei normodotati.
L'alternanza oggi deve essere innanzitutto orientante, e deve comportare l esigenza di una rimodulazione della didattica: secondo una progettazione per competenze, e richiede una ricerca metodologica centrata su compiti in classe scritti, che mobilitino saperi, esperienze e risorse. secondo una progettazione per competenze, e richiede una ricerca metodologica centrata su compiti di realtà, che mobilitino saperi, esperienze e risorse. secondo una progettazione personale e unica, e richiede una ricerca metodologica centrata su compiti di realtà , che mobilitino saperi, esperienze e risorse. secondo una progettazione ministeriale, e richiede una ricerca metodologica centrata su compiti di realtà , che mobilitino saperi, esperienze e risorse.
I PCTO saranno attuati per una durata complessiva: a) non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali; b) non inferi ore a 70 ore nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici; c) non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei. a) non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali; b) non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici; c) non inferiore a 50 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei. a) non inferiore a 300 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali; b) non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici; c) non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei. a) non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali; b) non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici; c) non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei.
Un riferimento legislativo significativo in merito alla prima richiesta di integrazione lavorativa dei soggetti handicap è riconducibile all'articolo n 18 della Legge quadro del 1992 n 204 secondo cui "le regioni istituiscono cooperative sociali di lavoro, di servizi e di centri di lavoro guidato, associazioni ed organizzazioni di volontariato che svolgono attività idonee a favorire l'inserimento e l'integrazione lavorativa di persone handicappate ” all'articolo n 18 della Legge quadro del 1996 n 104 secondo cui "le regioni istituiscono cooperative sociali di lavoro, di servizi e di centri di lavoro guidato, associazioni ed organizzazioni di volontariato che svolgono attività idonee a favorire l'inserimento e l integrazione lavorativa di persone handicappate ”. all'articolo n 18 della Legge quadro del 2000 n 104 secondo cui le regioni istituiscono cooperative sociali di lavoro, di servizi e di centri di lavoro guidato, associazioni ed organizzazioni di volontariato che svolgono attività idonee a favorire l'inserimento e l'integrazione lavorativa di persone handicappate ”. all'articolo n 18 della Legge quadro del 1992 n 104 secondo cui "le regioni istituiscono cooperative sociali di lavoro, di servizi e di centri di lavoro guidato, associazioni ed organizzazioni di volontariato che svolgono attività idonee a favorire l'inserimento e l integrazione lavorativa di persone handicappate ”.
Costruire la propria conoscenza, le proprie attitudini e i propri atteggiamenti in situazione consente ai discenti con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali di sviluppare, di consolidare e di potenziare la propria autonomia, la propria autoefficacia e la propria autostima riuscendo a conquistare in maniera graduale la consapevolezza del sé. di ridurre la propria autostima riuscendo a conquistare in maniera graduale la consapevolezza del sé . di diminuire la propria autoefficacia e la propria autostima riuscendo a conquistare in maniera graduale la consapevolezza del sé . di contenere la propria autonomia, la propria autoefficacia e la propria autostima riuscendo a conquistare in maniera graduale la consapevolezza del sé .
I fini proposti nel Documento Falcucci erano di una portata innovativa senza precedenti, soprattutto per quegli anni poiché non era più l alunno a dover frequentare la scuola, ma era proprio la scuola che fino ad allora era stata afflitta da una forte autoreferenzialità e che quindi guardava solo al suo interno senza preoccuparsi di ci ò che avveniva fuori a dover prendere per mano tali studenti, guidandoli nel percorso di crescita. poiché non era più l alunno a doversi adeguare all'istituzione scolastica, ma era proprio la scuola che fino ad allora era stata afflitta da una forte autoreferenzialità e che quindi guardava solo al suo interno senza preoccuparsi di ciò che avveniva fuori a dover affidare ad altre associazioni il loro percorso di crescita. poiché era l alunno a doversi adeguare all'istituzione scolastica, ma era proprio la scuola che fino ad allora era stata afflitta da una forte autoreferenzialità e che quindi guardava solo al suo interno senza preoccuparsi di ci ò che avveniva fuori a dover prendere per mano tali studenti, guidandoli nel percorso di crescita. poiché non era più l'alunno a doversi adeguare all'istituzione scolastica, ma era proprio la scuola che fino ad allora era stata afflitta da una forte autoreferenzialità e che quindi guardava solo al suo interno senza preoccuparsi di ciò che avveniva fuori a dover prendere per mano tali studenti, guidandoli nel percorso di crescita.
Nella Relazione Falcucci viene chiarito che per poter efficacemente portare a termine il per corso di superamento di ogni forma di emarginazione nei confronti degli studenti handicappati, garantendo loro una condizione di piena integrazione, era necessario un nuovo modo di concepire ed attuare la scuola, per poterli realmente "accogliere”, era infatti necessario superare il concetto delle mete culturali minime pervenendo ad un diverso criterio di valutazione. che per poter efficacemente portare a termine il percorso di superamento di ogni forma di emarginazione nei confronti degli studenti handicappati , garantendo loro una condizione di piena integrazione, era necessario un nuovo modo di concepire ed attuare la scuola, per poterli realmente escludere, era infatti necessario superare il concetto delle mete culturali minime pervenendo ad un diverso criterio di valutazione. che per poter efficacemente iniziare il percorso di superamento di ogni forma di emarginazione nei confronti degli studenti handicappati, garantendo loro una condizione di piena integrazione, era necessario un nuovo modo di concepire ed attuare la scuola, per poterli realmente "accogliere ”, era infatti necessario superare il concetto delle mete culturali minime pervenendo ad un diverso criterio di valutazione. che per poter efficacemente portare a termine il percorso di superamento di ogni forma di emarginazione nei confronti degli studenti handicappati, garantendo loro una condizione di piena integrazione, era necessario un nuovo modo di concepire ed attuare la scuola, per poterli realmente "accogliere”, era infatti necessario superare il concetto delle mete culturali massime pervenendo ad un diverso criterio di valutazione.
Secondo il documento Falcucci i vantaggi dell'intervento di gruppo non dovevano essere pregiudicati dagli svantaggi d ella separazione dal gruppo degli alunni normali; un lavoro congiunto sarebbe stato certamente più stimolante, sicché anche per il sostegno ed il recupero doveva essere favorita la connessione con la normale attività scolastica in maniera da impedire il concepimento di un livello distinto di programmazione e di verifica. i vantaggi dell'intervento individualizzato non dovevano essere pregiudicati dagli svantaggi dell'inserimento nel gruppo degli alunni normali; un lavoro congiunto sarebbe stato certamente più stimolante, sicché anche per il sostegno ed il recupero doveva essere favorita la connessione con la normale attività scolastica in maniera da impedire il concepimento di un livello distinto di programmazione e di verifica. i vantaggi dell'intervento individualizzato non dovevano essere pregiudicati dagli svantaggi della separazione dal gruppo degli alunni normali; un lavoro congiunto sarebbe stato certamente più stimolante, sicché anche per il sostegno ed il recupero doveva essere favorita la connessione con la normale attività scolastica in maniera da impedire il concepimento di un livello distinto di programmazione e di verifica. i vantaggi dell'intervento individualizzato non dovevano essere pregiudicati dagli svantaggi della separazione dal gruppo degli alunni normali; un lavoro congiunto sarebbe stato certamente più stimolante, sicché anche per il sostegno ed il recupero doveva essere favorita la separazione dalla normale attività scolastica in maniera da impedire il concepimento di un livello distinto di programmazione e di verifica.
Nella Commissione Falcucci venne indicato il nume ro di studenti che ogni singola classe doveva raccogliere al proprio interno, stimato in non più di venti alunni dieci alunni trenta alunni venticinque alunni.
Il fine ultimo rimaneva comunque quello della piena integrazione, e tutte le scuole si sarebbero dovute uniformare per diventare la scuola di tutti e il Documento riporta integralmente che “Tale scuola non deve essere configurata in nessun modo come un nuovo tipo di scuola speciale o differenziata, ma essere un prototipo per tutte le scuole speciali, quali dovranno risultare al termine del processo globale di ristrutturazione del l'ordinamento scolastico di cui essa può costituire l'iniziale attuazione" “Tale scuola deve essere configurata come un nuovo tipo di scuola speciale o differenziata, ma essere un prototipo per tutte le scuole comuni, quali dovranno risultare al termine del processo globale di ristrutturazione dell'ordinamento scolastico di cui essa può costituire l'iniziale attuazione" “Tale scuola non deve essere configurata in nessun modo come un nuovo tipo di scuola speciale o differenziata, ma essere un prototipo per tutte le scuole comuni, quali dovranno risultare al termine del processo globale di ristrutturazione dell'ordinamento scolastico di cui essa può costituire un esempio da non seguire" “Tale scuola non deve essere configurata in nessun modo co me un nuovo tipo di scuola speciale o differenziata, ma essere un prototipo per tutte le scuole comuni, quali dovranno risultare al termine del processo globale di ristrutturazione dell'ordinamento scolastico di cui essa può costituire l'iniziale attuazione".
La Commissione Falcucci studiò particolari accorgimenti in base ai singoli gradi di scuola e per quella primaria previde che i bambini in condizione di disabilità avessero il diritto di priorità all'atto dell'iscrizione, ciò proprio in ragione del la funzione essenziale che la scuola svolgeva in favore dello sviluppo della persona, innovando in tal modo la previsione secondo la quale tali alunni, non appena compiuto il settimo anno di età , dovevano essere esclusi dal predetto grado di scuola. avessero il diritto di priorità all'atto dell'iscrizione, ciò proprio in ragione della funzione essenziale che la scuola svolgeva in favore dello sviluppo della persona, innovando in tal modo la previsione secondo la quale tali alunni , non appena compiuto i l decimo anno di età , dovevano essere esclusi dal predetto grado di scuola. avessero il diritto di priorità all'atto dell'iscrizione, ci ò proprio in ragione della funzione essenziale che la scuola svolgeva in favore dello sviluppo della persona, innovando in tal modo la previsione secondo la quale tali alunni, non appena compiuto il sesto anno di età , dovevano essere esclusi dal predetto grado di scuola. non avessero il diritto di priorità all'atto dell'iscrizione, ciò propri o in ragione della funzione essenziale che la scuola svolgeva in favore dello sviluppo della persona, innovando in tal modo la previsione secondo la quale tali alunni, non appena compiuto il sesto anno di età , dovevano essere esclusi dal predetto grado di scuola.
La Commissione da ultimo, specificava la necessità di superare le strutture scolastiche specializzate facendo in modo di immettere nelle scuole normali tutti gli studenti in condizioni di disabilità ; tale processo dove va essere attuato con immediatezza tenendo in considerazione la gravità del disturbo di tali studenti. la necessità di superare le strutture scolastiche specializzate facendo in modo di escludere dalle scuole normali tutti gli studenti in condizioni d i disabilità ; tale processo doveva essere scadenzato secondo precise e reali tappe che tenessero anzitutto in considerazione la gravità del disturbo di tali studenti. la necessità di superare le strutture scolastiche specializzate facendo in modo di immettere nelle scuole normali tutti gli studenti in condizioni di disabilità ; tale processo doveva essere scadenzato secondo precise e reali tappe che tenessero anzitutto in considerazione la gravità del disturbo di tali studenti. la necessità di mantenere le strutture scolastiche specializzate facendo in modo di immettere nelle scuole normali tutti gli studenti in condizioni di disabilità ; tale processo doveva essere scadenzato secondo precise e reali tappe che tenessero anzitutto in considerazione la gravità del disturbo di tali studenti.
Non si può fare a meno di rilevare come la scuola di oggi sia profondamente mutata da quella in cui si trovò ad operare il Documento Falcucci il viaggio da percorrere per una totale integrazione dei disabilità appare tuttavia tristemente lungo in quanto Sono molti i contesti in cui il confine tra normalità e diversità appare ancora molto netto, un confine che spesse volte dipende dagli occhi di chi guarda, dall'atteggiamento assunto da chi riesce ad evidenziare solo il deficit / "ciò che manca”, non riuscendo a cogliere invece i punti di debolezza posseduti da ciascuna persona in condizione di disabilità . il viaggio da percorrere per una totale integrazione dei disabili appare tuttavia tristemente lungo in quanto sono molti i contesti in cui il confine tra normalità e diversità appare ancora labile, un confine che spesse volte dipende dagli occhi di chi guarda, dall'atteggiamento assunto da chi riesce ad evidenziare solo il deficit / "ciò che manca”, non riuscendo a cogliere invece i punti di forza e le potenzialità possedute da ciascuna persona in condizione di disabilità. il viaggio da percorrere per una totale integrazione dei disabili appare tuttavia tristemente lungo in quanto Sono molti i contesti in cui il confine tra normalità e diversità appare ancora molto netto, un confine che spesse volte dipende dagli occhi di chi guarda, dall'atteggiamento assunto da chi riesce ad evidenziare solo il deficit /"ciò che manca”, non riuscendo a cogliere invece i punti di forza e le potenzialità possedute da ciascuna persona in condizione di disabilità. il viaggio da percorrere per una parziale integrazione dei disabili appare tuttavia tristemente lungo in quanto Sono molti i contesti in cui i l confine tra normalità e diversità appare ancora molto netto, un confine che spesse volte dipende dagli occhi di chi guarda, dall'atteggiamento assunto da chi riesce ad evidenziare solo il deficit / "ciò che manca”, non riuscendo a cogliere invece i punti di forza e le potenzialità possedute da ciascuna persona in condizione di disabilità .
Per concludere la presente riflessione ci si avvarrà di un altro passo estratto dal Documento Falcucci, per mostrare la sua straordinaria attualità “La Commissione mentre considera la realizzazione di un antico modo di essere della scuola, un obiettivo fondamentale, generale ed irrinunciabile, ritiene che esso costituisca il punto di arrivo di un processo necessariamente graduale, realistico. È superfluo sottolineare che le necessarie e profonde modificazioni strutturali della scuola non sono per sé sufficienti ( ……) occorre coinvolgere la società in questo impegno, giacché l emarginazione sociale nasce oltre che da condizioni strutturali, da modelli culturali del costume ”. “La Commissione mentre considera la realizzazione di un nuovo modo di essere della scuola, un obiettivo fondamentale, generale ed irrinunciabile, ritiene che esso costituisca il punto di arrivo di un processo necessaria mente graduale, realistico. È superfluo sottolineare che le necessarie e profonde modificazioni strutturali della scuola non sono per sé sufficienti (……) occorre escludere la società da questo impegno, giacché l emarginazione sociale nasce oltre che da condizioni strutturali, da modelli culturali del costume”. “La Commissione mentre considera la realizzazione di un nuovo modo di essere della scuola, un obiettivo fonda mentale, generale ed irrinunciabile, ritiene che esso costituisca il punto di arrivo d i un processo necessariamente graduale, realistico. È superfluo sottolineare che le necessarie e profonde modificazioni strutturali della scuola non sono per sé sufficienti (……) occorre coinvolgere la società in questo impegno, giacché l emarginazione sociale nasce oltre che da condizioni strutturali, da modelli culturali del costume”. “La Commissione mentre considera la realizzazione di un nuovo modo di essere della scuola, un obiettivo minimo, ritiene che esso costituisca il punto di arrivo di un processo necessariamente graduale, realistico. È superfluo sottolineare che le necessarie e profonde modificazioni strutturali della scuola non sono per sé sufficienti (……) occorre coinvolgere la società in questo impegno, giacché l' emarginazione sociale nasce oltre che da condizioni strutturali, da modelli culturali del costume”.
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012... Definisce la figura dell'assistente ad personam Definisce il concetto di Bisogno Educativo Speciale Definisce la differenza tra disabilità, handicap e malattia Definisce la figura dell'insegnante di sostegno.
Qualora ad un soggetto sia stata diagnosticata una disabilità intellettiva, con un Q.I, pari a 60, è possibile affermare che questo disabilità intellettiva, con un Q.I, pari a 60, è possibile affermare che questo soggetto è affetto da un deficit: Lieve Grave Moderato Profondo.
I bambini cosiddetti superdotati hanno: Un Quoziente Intellettivo pari o superiore a 100 Uno sviluppo fisico ed intellettivo che li colloca oltre il 97esimo percentile nelle curve di crescita relative ad altezza e peso crescita relative ad altezza e peso corporeo Una capacità di imparare in modo più precoce e più veloce degli altri, mostrando curiosità e perspicacia particolari Una capacità sociale particolarmente spiccata, che li rende ottimi strateghi in contesti di peer education e di cooperative learning.
Nel testo “La solitudine dei numeri primi”, proposto durante il corso per un’esercitazione, i personaggi di Michela e Mattia sono: Due fratelli gemelli, molto diversi fra loro I genitori di un bambino con Bisogni Educativi Speciali Due fidanzati che affrontano insieme una disabilità Due insegnanti volenterosi.
La sindrome genetica dell'X fragile comporta: Ritardo mentale, fragilità psichica simil-psicoticapsicotica Ritardo mentale, dismorfofobia Ritardo mentale, sviluppo sociale simil-autisticoautistico Ritardo mentale, fragilità ossea e cartilaginea.
Il testo “Hound dog”, proposto durante il corso per un’esercitazione, racconta la storia del protagonista che… Frequenta una scuola in cui assiste, prima da vicino di banco e poi da amico, un coetaneo affetto da una grave compromissione neuro-motoria Attraverso la canzone omonima di Elvis Presley scopre la propria passione per la musica Frequenta una scuola in cui subisce le angherie di alcuni bulli, finché, nonostante una grave compromissione neuro-motoria motoria, si ribella Al canile della sua città adotta un cane che, per una disabilità di tipo neuro-motorio, nessuno ha mai voluto adottare.
La Teoria della Mente- o comprensione sociale- si definisce come: La teoria innata (già presente nel neonato) secondo cui ogni essere umano possiede una mente pensante, il che nel neonato orienta la percezione e la comunicazione La capacità di ragionare sul rapporto mente-cervello secondo le più recenti scoperte delle neuroscienze La capacità di teorizzare in modo intuitivo e speculativo come l’interlocutore pensa e ragiona (modalità visiva, uditiva o cinestetica) per adeguare il proprio linguaggio La capacità di riconoscere e attribuire gli stati mentali a sé e agli altri, facendo riferimento ad essi per dar senso ai comportamenti presenti e prevederne quelli futuri.
Chi è l’autore che ha descritto nel bambino di 9-12 mesi la rivoluzione socio-cognitiva (vale a dire la capacità del piccolo di comprendere le intenzioni dell’altro, condividere l’attenzione con l’adulto su un oggetto esterno, mettere in campo gesti comunicativi come l’indicare dichiarativo)? Peter Fonagy Michael Tomasello Jerome Bruner Jean Piaget.
Quale tra le seguenti affermazioni sull'autismo è corretta? L’autismo viene diagnosticato con certezza soltanto con l’ingresso nella scuola primaria L’autismo è caratterizzato da stereotipie, che tendono a scomparire quando il soggetto è inserito in contesti non familiari L’autismo è il probabile esito di una relazione gravemente patologica fra madre e bambino L’autismo comporta solitamente un ritardo nello sviluppo del gioco simbolico.
Quale tra le seguenti affermazioni sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento è errata? Si tratta di disturbi solitamente associati a scarsa fiducia in se stessi e ad una riduzione della motivazione ad apprendere Si tratta di disturbi valutati con test standardizzati, in cui il soggetto ottiene un punteggio significativamente inferiore media per la sua età Si tratta di difficoltà scolastiche caratterizzate da un QI inferiore a 70 Si tratta di disturbi legati alle capacità di letto-scrittura e calcolo, che non coinvolgono l'area del deficit cognitivo.
I DSA possono essere riconducibili a: Fattori emotivi e motivazionali (ansia, demotivazione) Fattori ambientali e sociali (scolarizzazione troppo discontinua per essere efficace, mancato esercizio nella lettura o nel calcolo) Deficit sensoriali non diagnosticati e/o non corretti Nessuna delle altre tre opzioni proposte è corretta.
La scarsa velocità nella lettura e la scrittura caratterizzata da lentezza esecutiva sono un esempio di co-morbidità fra Deficit cognitivo (ritardo mentale) e disprassia Dislessia e Disortografia Dislessia e Disgrafia Dislessia e Disturbo da Deficit dell'Attenzione.
Un’ipotesi eziologica per la dislessia prevede che essa sia causata da: Un deficit di comprensione della direzione della lettura, da sinistra a destra Un deficit neuro-motorio relativo alla motricità fine, che prevede difficoltà nei micro-movimenti movimenti oculari necessari alla lettura Un deficit di allenamento nei primi due anni della scuola primaria, che si trascina e permane come lacuna Un deficit di elaborazione visiva delle parole che non consente al soggetto di analizzare la forma e la posizione spaziale delle lettere all’interno di una parola.
Quali tra queste caratteristiche sono necessarie per una diagnosi di DDAI (Disturbo da Deficit dell’Attenzione con Iperattività)? Disattenzione, iperattività ed impulsività Stereotipie motorie e deficit nell'attenzione condivisa Disturbo specifico dell'apprendimento e disattenzione Scarsa memoria di lavoro e difficoltà nelle relazioni sociali.
I disturbi esternalizzanti sono: Disturbi conseguenti a sofferenze perinatali Problematiche che riguardano la sfera delle relazioni con gli altri (chiusura relazionale oppure comportamenti aggressivi) Disturbi riconducibili a eventi traumatici occorsi durante i primi anni di vita Psicopatologie caratterizzate da comportamenti disturbati (Agitazione psicomotoria, oppositività, disattenzione, comportamento dirompente…).
Fra le indicazioni operative per l’insegnamento ai ragazzi con DDAI si annoverano: Premiare i comportamenti positivi Ignorare i comportamenti disturbanti Punire i comportamenti pericolosi Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette.
Fra i criteri che definiscono il Disturbo della Condotta, troviamo: Disattenzione, Iperattività, Aggressività, Impulsività Atteggiamenti e comportamenti oppositivi e provocatori Aggressione a persone/animali e distruzione di proprietà Aggressività verbale e fisica verso i coetanei, atti di bullismo.
Alcuni dei fattori di rischio per il Disturbo Oppositivo-Provocatorio sono: La frequenza dell’asilo nido, l’aver contratto malattie infantili quali varicella e morbillo, la presenza di fratelli, la presenza di conflitti familiari L’iperattività motoria, il temperamento difficile e reattivo, gli stili educativi particolarmente rigidi, la depressione materna Uno stile genitoriale lassista oppure rigido e vissuti di trascuratezza e di “bisogno di risarcimento” da parte del bambino Il basso peso alla nascita, l’ospedalizzazione precoce, il distacco precoce dalla madre, l’ambiente socio-culturale povero.
Quando si parla di bullismo: l bullo può essere affetto da un disturbo esternalizzante La vittima può essere affetta (anche in conseguenza del bullismo subìto) da un disturbo internalizzante Entrambe le alternative proposte sul bullo e sulla vittima sono corrette Entrambe le alternative proposte sul bullo e sulla vittima sono errate.
Il bullismo, per essere definito tale, deve presentare: Intenzionalità dell’agito dell’aggressore contro la vittima prescelta Asimmetria nella relazione e nel potere fra aggressore e vittima Persistenza nel tempo dei comportamenti che la vittima subisce Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette.
Il disturbo d’ansia da separazione nel bambino è caratterizzato da: Mancanza di produzione del gesto dell’indicare dichiarativo Comportamenti aggressivi e di ritiro verso il terapeuta ed i genitori, al momento dell’inizio e della fine di una seduta di riabilitazione Ansia manifestata quando il bambino deve allontanarsi dalle figure di riferimento Paure riguardanti stati dissociativi, allucinatori e di ritiro autistico.
Per convenzione, da quando viene fatta la diagnosi di fobia scolare? Con l’inizio della scuola secondaria di primo grado Con l’inizio della scuola dell’infanzia Con l’inizio della scuola primaria Con l’inizio della scuola secondaria di secondo grado.
La fobia sociale può essere considerata: Una paura persistente provata in situazioni pubbliche Un disturbo pervasivo o generalizzato dello sviluppo Una forma di timidezza Un’incapacità a cogliere il legame fra emozioni e corporeità.
All'esordio di un disturbo fobico possono comparire: Cronache dei media Eventi traumatici a cui il bambino ha assistito Avvertimenti dei genitori o di altri adulti Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette.
La dismorfofobia, frequente in adolescenza, è il timore angoscioso… Di essere deformi e mostruosi nel proprio aspetto esteriore Della propria mostruosità interiore, che, associata a rabbia ed altre emozioni negative, può indurre ad agiti delinquenziali Dei mostri, è una paura retaggio dell’infanzia Della propria mostruosità interiore, associata a senso di colpa e vergogna per la sessualità agita.
Quali fra questi sono sintomi del Disturbo Ossessivo--Compulsivo? Le idee di riferimento, pervasive ed eccessive, spesso ego sintoniche, ed i rituali per ridurre l’ansia, trovare sollievo ed evitare conseguenze spiacevoli I rituali per ridurre l’ansia, trovare sollievo ed evitare conseguenze spiacevoli, non le idee di riferimento Solo le idee di riferimento, pervasive ed eccessive, spesso egosintoniche, non i rituali Nessuna fra le opzioni proposte.
Il Disturbo Post Traumatico da Stress si può manifestare in quelle persone che… Hanno vissuto esperienze traumatiche quali ripetute ospedalizzazioni ed interventi chirurgici in anestesia generale Hanno vissuto esperienze traumatiche che hanno implicato una minaccia alla vita e all’integrità della persona, e la cui portata va ben oltre la capacità del soggetto di farvi fronte Hanno vissuto esperienze traumatiche quali calamità naturali, incidenti stradali o violenze sessuali Si ammalano al termine di un processo stressogeno, che interessa soprattutto i professionisti (insegnanti in primis) impegnati quotidianamente in attività che implicano le relazioni interpersonali.
Momenti di inerzia totale, alternata a irritabilità ed esplosioni di rabbia, mancanza di interesse per le attività scolastichà ed esplosioni di rabbia, mancanza di interesse per le attività scolastiche e ludiche, sensazione di non valere niente… quale disturbo infantile (e non solo) è caratterizzato da questi segni e sintomi? Disturbo depressivo Disturbo generalizzato dello sviluppo Disturbo Oppositivo-Provocatorio Disturbo Ossessivo-Compulsivo.
La depressione infantile È caratterizzata da pensieri ed ideali grandiosi, con cui il bambino cerca di compensare il vissuto di fallimento e di impotenza È più frequente in bambini che provengono da contesti familiari e sociali degradati È caratterizzata da sentimenti di tristezza ed irritabilità È molto più frequente nelle femmine.
Nei bambini adottati è frequente trovare Un quoziente intellettivo superiore alla media, derivante da una volontà di compensazione di antiche ferite Un “romanzo delle origini” che il bambino inventa per sopperire a quanto non sa dei propri genitori biologici Un atteggiamento proattivo verso i coetanei in difficoltà Un comportamento multi-problematico di tipo esternalizzante.
Nei Disturbi Somatoformi I sintomi causano un forte disagio o limitazioni nel normale funzionamento sociale, scolastico, lavorativo I sintomi lamentati non sono suffragati dai referti degli esami di laboratorio e non sono riscontrabili in nessuna condizione medica nota L'attenzione del paziente è focalizzata su fenomeni di natura somatica Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette.
Nei soggetti diabetici, i più comuni sintomi di iperglicemia sono: Sete, frequente bisogno di urinare e vista offuscata Sonnolenza, irritabilità e stanchezza Umore euforico e loquacità improvvisa ed eccessiva Allucinazioni e delirio, fino al coma.
L’immigrazione può essere una condizione che comporta dei Bisogni Educativi Speciali, in quanto: I ragazzi immigrati di seconda generazione hanno maggiori difficoltà di integrazione nel gruppo dei pari, anche a causa della barriera linguistica I ragazzi immigrati di prima generazione hanno un quoziente intellettivo più alto e delle prestazioni scolastiche migliori dei ragazzi italiani Nella scuola secondaria di secondo grado il tasso di insuccesso dei ragazzi non italiani è doppio rispetto a quello dei coetanei coetanei italiani La barriera linguistica e le difficoltà di integrazione e di inclusione sono spesso risolte a scuole ma mantenute nella famiglia.
Parlando di Self Harm e Risk Taking... Il Self Harm è equiparabile ad un tentativo di suicidio Il Risk-Taking implica trasgredire le regole imposte dall’adulto, sfidare i propri limiti, sperimentare situazioni nuove Entrambe le condotte sono indice di grave disagio familiare e sociale Entrambe le condotte sono tipiche della prima infanzia.
Il Self Harm Si tratta di un fenomeno che il bambino o l’adolescente attua nel gruppo, per attirare l’attenzione dell’adulto Si tratta di un fenomeno tipico della prima infanzia Implica che la persona si procuri intenzionalmente tagli e bruciature Implica un funzionamento intellettivo al limite inferiore della norma.
Sono comportamenti tipici di quello che viene chiamato Risk Taking: Marinare la scuola, viaggiare su un mezzo pubblico senza biglietto Rubare in un negozio, impegnarsi in “sfide alcoliche” con i coetanei Nessuna delle situazioni esemplificate nelle opzioni proposte Tutte le situazioni esemplificate nelle opzioni proposte.
I Disturbi del Comportamento Alimentari (DCA) Sono distribuiti equamente fra popolazione maschile e femminile Sono più frequenti nella popolazione maschile Sono equiparabili ai Disturbi Somatoformi, dato il legame con il corpo Sono più frequenti nella popolazione femminile.
Alcuni criteri per una diagnosi di Anoressia sono: Magrezza estrema, paura di ingrassare anche in presenza di evidente sottopeso, alterazione del vissuto corporeo Rendimento scolastico che tende all’eccellenza, a scapito delle attività di socializzazione e ludico-ricreative quali lo sport Un quadro pervasivo di ansia generalizzata, fobia scolare e calo ponderale Difficoltà di socializzazione e rifiuto di alcune attività proposte nel curricolo scolastico, quali le uscite didattiche quali le uscite didattiche.
Nelle persone affette da Bulimia: La presenza di vomito autoindotto, utilizzo di lassativi, digiuni ed intenso esercizio fisico è un fattore discriminante fra Anoressia e Bulimia Gli episodi bulimici sono scatenati da alterazioni dell’umore, stati di ansia o stress intenso È frequente l’evitamento del cibo ed il digiuno prolungato È associata solitamente una condizione di obesità grave.
La storia di Teddy Stoddard, proposta durante il dy Stoddard, proposta durante il corso per un’esercitazione, ci suggerisce che… Un Disturbo della Condotta può evolvere in positivo con l’adolescenza, fino a scomparire Un grave lutto in famiglia può pregiudicare la carriera scolastica di un alunno Un periodo di difficoltà, anche intenso, può essere transeunte e può risolversi per il meglio (un BES può non essere definitivo) Un Disturbo della Condotta può evolvere in negativo con l’adolescenza, fino a comportare la carcerazione del soggetto.
A proposito di PEI, quale definizione è quella corretta: La definizione del PEI precede la diagnosi Funzionale e segue il Profilo Dinamico Funzionale La definizione del PEI precede sia la Diagnosi Funzionale sia il Profilo Dinamico Funzionale La definizione del PEI fa seguito alla Diagnosi Funzionale e al Profilo Dinamico Funzionale L’ordine di definizione del PEI, se prima o dopo la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale, è stabilito dall’insegnante che ha in carico l’alunno.
Indica quale affermazione è corretta a proposito del PEI La definizione del PEI fa seguito alla Diagnosi Funzionale, ma deve essere preceduto dalla stesura dettagliata e accurata del Profilo Dinamico Funzionale La definizione del PEI fa seguito al Profilo Dinamico Funzionale, ma deve essere preceduto dalla stesura dettagliata e accurata della Diagnosi Funzionale La definizione del PEI precede necessariamente la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale La definizione del PEI fa seguito alla Diagnosi Funzionale e al Profilo Dinamico Funzionale.
La Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale: Sono strumenti contenuti nella legge 104/92 e nel DPR 24 febbraio 1994, per l'integrazione scolastica degli alunni con certificazione di disabilità, ai sensi della legge 104/92 Sono strumenti contenuti Legge 27 dicembre 2002 e nel DPR 24 febbraio 1994, per l'integrazione scolastica degli alunni con certificazione di disabilità, ai sensi della legge 27/2002 Sono strumenti contenuti nella legge 104/92, per l'integrazione scolastica degli alunni con certificazione di disabilità, ai sensi della legge 104/92 Sono strumenti contenuti nel DPR 24 febbraio 1994, per l'integrazione scolastica degli alunni con certificazione di disabilità.
La seguente descrizione fa riferimento a quale dei passaggi di compilazione del PEI? "Sintesi dei dati emersi dalla diagnosi funzionale e definizione degli obiettivi a lungo, medio e breve termine (ed eventuali sotto obiettivi facilitanti)" Diagnosi funzionale educativa Attività e interventi Profilo dinamico funzionale Verifiche.
La seguente descrizione fa riferimento a quale dei passaggi di compilazione del PEI? "Momento di verifica circa l’adeguatezza del PEI che è stato compilato" Diagnosi funzionale educativa Verifiche Attività e interventi Profilo dinamico funzionale.
La seguente descrizione fa riferimento a quale dei passaggi di compilazione del PEI? "Individuazione dei materiali e degli strumenti più adatti per impostare un percorso educativo didattico con l’alunno, utilizzando una delle tre modalità di ricerca proposte dal sistema" Profilo dinamico funzionale Diagnosi funzionale educativa Verifiche Attività e interventi.
Alla diagnosi funzionale provvede l'unità multidisciplinare composta: Dagli operatori sociali in servizio presso la unità sanitaria locale o in regime di convenzione con la medesima Dal medico specialista nella patologia segnalata Dallo specialista in neuropsichiatria infantile, dal terapista della riabilitazione L’unità multidisciplinare è composta da tutte le figure descritte nelle risposte precedenti.
Quale termine è più corretto utilizzare? Alunno con disabilità Alunno diversodotato Alunno in situazione di handicap Alunno diversamente abile.
"Descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell'alunno in situazione di handicap, al momento in cui accede alla struttura sanitaria per con seguire gli interventi previsti dagli articoli 12 e 13 della legge n. 104 del 1992". Questa è la definizione di: Profilo dinamico funzionale Profilo di funzionamento complesso Diagnosi funzionale Progetto Educativo Individualizzato.
Quale affermazione fa riferimento a un'area fondamentale della diagnosi funzionale? Livelli di competenza raggiunti nelle aree fondamentali dello sviluppo Dati anamnestici, clinico medici, familiari e sociali e aspetti psicologi, affettivo emotivi, relazionali e comportamentali Livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi della classe Tutte le affermazioni sono corrette.
L'impostazione della diagnosi funzionale educativa è prevalentemente di tipo: Relazionale Clinico-medico Psicosociale Dinamico-funzionale.
Completa l'affermazione con il termine corretto. La/Il________ serve invece per capire in quale misura la condizione di salute e disabilità dell’alunno possa impattare operativamente nella sua vita scolastica Progetto Educativo Individualizzato Profilo di funzionamento complesso Profilo dinamico funzionale Diagnosi funzionale.
Completa l'affermazione con il termine corretto. La/Il________ deve essere redatto a ogni passato di ciclo scolastico e soprattutto deve essere aggiornato periodicamente Diagnosi funzionale Profilo di funzionamento complesso Profilo dinamico funzionale Progetto Educativo Individualizzato.
Completa la frase. La parte dell'ICF ___________ riguarda lo svolgimento dei compiti e delle azioni necessarie per impegnarsi nell'educazione, nel gioco, nel lavoro e nell'impiego e nelle questioni di gestione economica Aree di vita sociale, civile e di comunità (ad esempio, vita nella comunità, ricreazione e tempo libero, religione e spiritualità) Aree di vita principali (ad esempio, istruzione informale, scolastica, superiore, lavoro retribuito, transazioni economiche semplici) Aree riguardanti le relazioni familiari (ad esempio, relazioni genitore figlio, figlio genitore, tra fratelli) Aree di relazioni sociali informali (ad esempio relazioni informali con amici, vicini di casa, conoscenti).
Completa la frase. La parte dell'ICF___________ riguarda le azioni e i compiti richiesti per impegnarsi nella vita sociale fuori dalla famiglia, nella comunità, in aree della vita comunitaria, sociale e civile Aree di vita principali (ad esempio, istruzione informale, scolastica, superiore, lavoro retribuito, transazioni economiche semplici) Aree di relazioni sociali informali (ad esempio relazioni informali con amici, con vicini di casa, con conoscenti) Aree di vita sociale, civile e di comunità (ad esempio, vita nella comunità, ricreazione e tempo libero, religione e spiritualità) Aree riguardanti le relazioni familiari (ad esempio, relazioni genitore figlio, figlio genitore, tra fratelli).
I qualificatori dei fattori ambientali: Indicano il grado in cui un fattore ambientale rappresenta un facilitatore o una barriera Indicano la capacità di eseguire compiti in un ambiente standard Indicano i cambiamenti nelle funzioni e strutture corporee.
Gli atteggiamenti, intesi come conseguenze osservabili di costumi, pratiche, ideologie, valori, norme, convinzioni razionali e convinzioni religiose, sono codificati nell'ICF tra: I fattori personali Le funzioni corporee I fattori ambientali Le strutture corporee.
Il qualificatore "9" si usa quando: Esiste un problema in quel codice ma non è possibile averne un’indicazione sufficientemente precisa per decidere l’apposizione di un qualificatore compreso fra 1 e 4 Siamo probabilmente in presenza di una barriera ambientale È stato identificato un problema, ma non è possibile specificare se sia a carico delle funzioni o delle strutture Il codice a cui si riferisce non è applicabile per quella persona.
Il qualificatore "8" si usa quando: È stato identificato un problema, ma non è possibile specificare se sia a carico delle funzioni o delle strutture Esiste un problema in quel codice ma non è possibile averne un’indicazione sufficientemente precisa per decidere l’apposizione di un qualificatore compreso fra 1 e 4 Siamo probabilmente in presenza di una barriera ambientale Il codice a cui si riferisce non è applicabile per quella persona.
L’impatto psicologico del figlio con disabilità sulla famiglia porta spesso Il rifiuto della patologia e desiderio di vederlo normale a ogni costo L’angoscia che deriva dalla situazione di disabilità può portare anche a reazioni depressive Estendere indebitamente il giudizio di gravità (a volte un problema fisico viene indebitamente allargato all’aspetto cognitivo) Tutte le affermazioni sono corrette.
Le famiglie di alunni con disabilità vivono spesso in condizioni stressanti. Tra gli aspetti ritenuti più problematici, "Il problema della carenza di informazioni" fa riferimento: Ai problemi di salute associati alla condizione di disabilità (assistenza medica, infermieristica, fisioterapia, odontoiatrica, ortopedia, ecc.) Al bisogno di informazioni chiare, notizie utili e dati sicuri, negli ambiti più disparati: da quello pedagogico educativo a quello legislativo burocratico, da quello sociale a quello psicologico morale e cosi via Al difficile rapporto con i servizi formali e con le varie figure di operatori professionali Per la madre, all'aumento e alla complessità dei compiti pratici di allevamento del figlio: alimentazione, controllo sfinterico, abbigliamento accompagnamento.
Le famiglie di alunni con disabilità vivono spesso in condizioni stressanti. Tra gli aspetti ritenuti più problematici, "Il problema del difficile rapporto con i servizi formali" fa riferimento: Per la madre, all'aumento e alla complessità dei compiti pratici di allevamento del figlio: alimentazione, controllo sfinterico, abbigliamento accompagnamento Al difficile rapporto con i servizi formali e con le varie figure di operatori professionali Al bisogno di informazioni chiare, notizie utili e dati sicuri, negli ambiti più̀ disparati : da quello pedagogico educativo a quello legislativo burocratico, da quello sociale a quello psicologico morale e cosi via Ai problemi di salute associati alla condizione di disabilità (assistenza medica, infermieristica, fisioterapia, odontoiatrica, ortopedia, ecc.).
Le famiglie di alunni con disabilità vivono spesso in condizioni stressanti. Tra gli aspetti ritenuti più problematici, "Il problema di allevare e fornire cure pratiche al figlio" fa riferimento: Al bisogno di informazioni chiare, notizie utili e dati sicuri, negli ambiti più disparati : da quello pedagogico educativo a quello legislativo burocratico, da quello sociale a quello psicologico morale e cosi via Per la madre, all'aumento e alla complessità dei compiti pratici di allevamento del figlio: alimentazione, controllo sfinterico, abbigliamento accompagnamento Ai problemi di salute associati alla condizione di disabilità (assistenza medica, infermieristica, fisioterapia, odontoiatrica, ortopedia, ecc.) Al difficile rapporto con i servizi formali e con le varie figure di operatori professionali.
Le famiglie di alunni con disabilità vivono spesso in condizioni stressanti. Tra gli aspetti ritenuti più problematici, "Il problema di salute del figlio" fa riferimento: Ai problemi di salute associati alla condizione di disabilità (assistenza medica, infermieristica, fisioterapia, odontoiatrica, ortopedia, ecc.) Al difficile rapporto con i servizi formali e con le varie figure di operatori professionali Al bisogno di informazioni chiare, notizie utili e dati sicuri, negli ambiti più disparati : da quello pedagogico educativo a quello legislativo burocratico, da quello sociale a quello psicologico morale e cosi via Per la madre, all'aumento e alla complessità dei compiti pratici di allevamento del figlio: alimentazione, controllo sfinterico, abbigliamento accompagnamento.
Le famiglie di alunni con disabilità vivono spesso in condizioni stressanti. Tra gli aspetti ritenuti più problematici, "Il problema di recuperare energie nel tempo libero" fa riferimento: Per la madre, all'aumento e alla complessità dei compiti pratici di allevamento del figlio: alimentazione, controllo sfinterico, abbigliamento accompagnamento Ai problemi di salute associati alla condizione di disabilità (assistenza medica, infermieristica, fisioterapia, odontoiatrica, ortopedia, ecc.) Al difficile rapporto con i servizi formali e con le varie figure di operatori professionali Alla possibilità di avere momenti di svago e di relax diventa spesso difficile per una famiglia con un figlio che presenta una disabilità.
Le famiglie di alunni con disabilità vivono spesso in condizioni stressanti. Tra gli aspetti ritenuti più problematici, "I problemi psicologici e di relazione intrafamiliare" fa riferimento: Per la madre, all'aumento e alla complessità dei compiti pratici di allevamento del figlio: alimentazione, controllo sfinterico, abbigliamento accompagnamento Al bisogno di informazioni chiare, notizie utili e dati sicuri, negli ambiti più disparati : da quello pedagogico educativo a quello legislativo burocratico, da quello sociale a quello psicologico morale e cosi via Ad esempio, al rifiuto della patologia e al desiderio di vedere il proprio figlio "normale" a ogni costo Al difficile rapporto con i servizi formali e con le varie figure di operatori professionali.
Le famiglie di alunni con disabilità vivono spesso in condizioni stressanti. Tra gli aspetti ritenuti più problematici, "Il problema dell’educazione del figlio" fa riferimento: Ad esempio, al rifiuto della patologia e al desiderio di vedere il proprio figlio "normale" a ogni costo Alla difficoltà, per la famiglia, di svolgere la funzione educativa in quanto le normali tappe di sviluppo, per un bambino con disabilità, risultano ben più difficili da conquistare Al difficile rapporto con i servizi formali e con le varie figure di operatori professionali Per la madre, all'aumento e alla complessità dei compiti pratici di allevamento del figlio: alimentazione, controllo sfinterico, abbigliamento accompagnamento.
Quale, tra le seguenti affermazioni, descrive la fase 1 di della dinamica dell'adattamento familiare descritto da Ianes (2007)? Azioni positive e costruttive rivolte al miglioramento della disabilità, alla crescita del figlio e alla riduzione dell’handicap Shock e trauma iniziale alla comunicazione della diagnosi Azioni positive e costruttive rivolte al benessere del genitore/famiglia Complesso di reazioni difensive dei genitori (negazione della realtà, rifiuto , allontanamento ecc.).
Quale, tra le seguenti affermazioni, descrive la fase 2 di della dinamica dell'adattamento familiare descritto da Ianes (2007)? Complesso di reazioni difensive dei genitori (negazione della realtà, rifiuto, allontanamento ecc.) Azioni positive e costruttive rivolte al benessere del genitore/famiglia Shock e trauma iniziale alla comunicazione della diagnosi Azioni positive e costruttive rivolte al miglioramento della disabilità, alla crescita del figlio e alla riduzione dell’handicap.
Quale, tra le seguenti affermazioni, descrive la fase 3 di della dinamica dell'adattamento familiare descritto da Ianes (2007)? Azioni positive e costruttive rivolte al miglioramento della disabilità, alla crescita del figlio e alla riduzione dell’handicap. Azioni positive e costruttive rivolte al benessere del genitore/famiglia Complesso di reazioni difensive dei genitori (negazione della realtà, rifiuto, allontanamento ecc.) Graduale e progressivo attenuarsi delle reazioni più difensive e improduttive Shock e trauma iniziale alla comunicazione della diagnosi.
Tra le dimensioni e le proprietà che aiutano le famiglie in situazioni di crisi ad affrontare i cambiamenti legati alla condizione di disabilità, Zanobini (2002) ricorda in particolare: Il coping L'ansia di tratto La resilienza L'assertività.
Quale, tra i seguenti, NON è un fattore critico per il recupero della famiglia rispetto a condizioni di difficoltà: Il pessimismo in famiglia L'orientamento della famiglia verso il mantenimento del benessere La capacità di integrazione della famiglia Il supporto della famiglia e la costruzione del senso di stima.
Quale, tra i seguenti, NON è un fattore critico per il recupero della famiglia rispetto a condizioni di difficoltà: Il sostegno di comunità alla famiglia Lo schema della famiglia che organizza i valori condivisi, le credenze, le attese ecc. Il supporto della famiglia e la costruzione del senso di stima La capacità di isolamento e concentrazione solo sul proprio nucleo familiare.
Completa con il termine corretto. Il______________ È un programma che ha lo scopo di stimolare cambiamenti nella funzione educativa da parte della famiglia. Si tende a trasmettere ai genitori una cultura educativa di base. Un vantaggio è che questo programma può essere attuato anche da operatori diversi dagli esperti in psicologia clinica Respite care Parent training Wellness family care Rehabilitation coaching.
Completa con il termine corretto. Il______________ È un intervento più di tipo assistenziale, composto d a attività finalizzate a rendere possibili per la famiglia periodi di tregua dal compito di cura, assistenza, educazione e riabilitazione dell’individuo con disabilità Rehabilitation coaching Gli interventi domiciliari Parent training Respite care.
Completa con il termine corretto. Il______________ è un programma riabilitativo da svolgersi presso le proprie abitazioni. Non risultano aumentare lo stress nella famiglia anche se a questa è richiesto uno sforzo notevole; lo svolgere attività riabilitative a casa è fattore di protezione contro i rischi di aumento dello stress Gli interventi domiciliari Rehabilitation coaching Wellness family care Parent training.
Completa con il termine corretto. Il______________ è una forma di intervento finalizzato a rinforzare la rete dei supporti sociali al di fuori della famiglia è la partecipazione a incontri di gruppi di genitori. La principale finalità che assolvono tali gruppi è di consentire ai genitori di condividere le stesse esperienze e utilizzarle come base comune per la soluzione dei problemi Gli interventi domiciliari Parent training L'istituzionalizzazione Il gruppo di «auto mutuo aiuto» (gruppi AMA).
Completa con il termine corretto. Le famiglie con bambini con disabilità hanno esigenze di supporto, ma spesso sono oggetto di isolamento. Operatori e insegnanti dovrebbero potenziare le opportunità di incontro a favore di tutte le famiglie. Per questo è importante organizzare________________ Interventi di supporto alle famiglie L'istituzionalizzazione Il rehabilitation service Interventi domiciliari.
Completa con il termine corretto. Il generale, le famiglie di persone con disabilità pensano al/alla____________________ come unica e ultima soluzione per consentire alla famiglia di sopravvivere Intervento domiciliare Riabilitazione esterna Gruppo di «auto mutuo aiuto» (gruppi AMA) Istituzionalizzazione.
I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), sono noti anche come: Reflective Learning Learning Objects Learning studies Learning Disabilities.
I DSA possono manifestarsi: Solo in bambini con problematiche socio culturali e con una scolarizzazione non adeguata Anche in bambini intelligenti, senza problematiche socio culturali e con una scolarizzazione adeguata Solo in bambini con ritardo mentale Nessuna delle risposte precedenti.
Un esempio di strumento compensativo può essere: Promuovere l’utilizzo di uno o più strumenti compensativi per la lettura “Individualizzare” l’apprendimento della lettura Evitare la lettura ad alta voce in classe Leggere per lui a voce alta.
La legge 170/2010: In presenza di capacità cognitive adeguate, ma in presenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, che possono quindi costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana In assenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, che quindi possono non costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana In presenza di capacità cognitive non adeguate, in presenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, che possono quindi costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana Riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia quali disturbi specifici dell’apprendimento che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.
Per un alunno con diagnosi di DSA La ASL dovrà predisporre un Piano Educativo Personalizzato La scuola dovrà predisporre un Piano Educativo Personalizzato Il Coordinatore pedagogico del comune di residenza dell'alunno dovrà predisporre un Piano Educativo Personalizzato Nessuna delle risposte precedenti.
Si possono dispensare alunni e studenti dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d ’anno scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui ricorrano le seguenti condizioni: Certificazione di DSA richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o dall’allievo se maggiorenne approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente Certificazione di DSA approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente Certificazione di DSA richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o dall’allievo se maggiorenne Nessuna delle risposte precedenti.
Il DM 12/07/2011 si compone di: 7 articoli 10 articoli 5 articoli 9 articoli.
Nel DM 12/07/2011 si parla di: Solo di strumenti compensativi Misure compensative e strumenti dispensativi Solo di misure dispensative Strumenti compensativi e misure dispensative.
Le Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA allegate al DM 12/07/2011 si compongono di: Una Premessa e di n. 7 capitoli Una Premessa e di n. 5 capitoli Di n. 4 capitoli Una Premessa e di n. 3 capitoli.
La didattica personalizzata: E’ sinonimo di “didattica individualizzata” Calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali, soprattutto sotto il profilo qualitativo E’ sinonimo di “autoappredimento" Calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, ma non considera molto le differenze individuali, soprattutto sotto il profilo qualitativo.
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è un documento di programmazione annuale in cui vengono esplicitati: Le regole di comportamento per ogni alunno certificato con la Legge 104/92 Gli interventi che intendono mettere in atto per ogni alunno con DSA Gli interventi che intendono mettere in atto per ogni alunno certificato con la Legge 104/92 Nessuna delle risposte precedenti.
Il PDP deve essere redatto e firmato dalle parti entro la fine del mese di: Settembre Febbraio Novembre Maggio.
Le poche ricerche italiane condotte con metodologie di screening per l’individuazione del rischio di DSA (e per la sua riduzione) hanno confermato come: Sia possibile rintracciare una continuità tra difficoltà di sviluppo (soprattutto linguistico) nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e difficoltà di apprendimento del codice scritto Sia possibile rintracciare una continuità tra difficoltà di sviluppo (soprattutto linguistico) nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e difficoltà di apprendimento del codice orale Sia possibile rintracciare una continuità tra difficoltà di sviluppo (soprattutto linguistico) nel primo anno della scuola dell’infanzia e difficoltà di apprendimento del codice scritto Nessuna delle risposte precedenti.
I DSA: Fanno parte dei cosiddetti Disturbi fisiologici, caratterizzati dalla presenza di limitazioni del funzionamento di specifiche abilità/competenze, ma con uno sviluppo nella norma del sistema nervoso Fanno parte dei cosiddetti Disturbi di Sviluppo (neurodevelopmental disorder), caratterizzati dall’assenza di limitazioni del funzionamento di specifiche abilità/competenze, ma con uno sviluppo anomalo del sistema nervoso Fanno parte dei cosiddetti Disturbi di Sviluppo (neurodevelopmental disorder), caratterizzati dalla presenza di limitazioni del funzionamento di specifiche abilità/competenze, derivanti da uno sviluppo anomalo del sistema nervoso Nessuna delle risposte precedenti.
Per facilitare la comprensione e gli interventi possibili, possiamo suddividere i fattori di rischio per un DSA in: Fattori neurologici e fattori personali Fattori socio ambientali e fattori personali Fattori sociali e fattori antropologici Nessuna delle risposte precedenti.
Scrittura e lettura: Non sono naturali, ma l’esito di un apprendimento indotto dall’esterno La seconda naturale e la prima l'esito di un apprendimento indotto dall’esterno La prima è naturale, la seconda l’esito di un apprendimento indotto dall’esterno Nessuna delle risposte precedenti.
La lettura consta delle seguenti componenti: Percezione, visione, attività rappresentativa, attività simbolica Visione, linguaggio, attività rappresentativa, attività simbolica Percezione, visione, linguaggio, attività simbolica Percezione, visione, linguaggio, attività rappresentativa, attività simbolica.
La lateralità definisce: La mano dominante, quella che scrive Un meccanismo di difesa del bambino La formazione del pensiero del bambino Nessuna delle risposte precedenti.
Il modello a due vie per la scrittura ritiene che: La scrittura di parole sconosciute o di sequenze di fonemi avvenga attraverso un “processo lessicale” di Conversione Fonema Grafema, ma che non utilizza le regole di corrispondenza tra lingua parlata e lingua scritta La scrittura di parole sconosciute o di sequenze di fonemi avvenga attraverso un “processo non lessicale” di Conversione Fonema Grafema, ma che non utilizza le regole di corrispondenza tra lingua parlata e lingua scritta detto “via fonologica” La scrittura di parole sconosciute o di sequenze di fonemi avvenga attraverso un “processo non lessicale” di Conversione Fonema Grafema, che utilizza le regole di corrispondenza tra lingua parlata e lingua scritta detto “via fonologica” Nessuna delle risposte precedenti.
Nel modello di Ferreiro e Teberosky, le fasi del processo di alfabetizzazione sono: Fase della indifferenziazione, Livello sillabico, Livello sillabico alfabetico, Livello alfabetico Fase della indifferenziazione, Livello presillabico, Livello sillabico, Livello sillabico alfabetico, Livello alfabetico Fase della indifferenziazione, Livello presillabico, Livello sillabico, Livello alfabetico Fase della indifferenziazione, Livello presillabico, Livello sillabico alfabetico, Livello alfabetico.
La rappresentazione spaziale del b ambino è dominata fino ai 7 anni circa, secondo le teorie psicologiche di Piaget, dai cosiddetti: Principi sociali Principi antropologici Principi neurologici Principi topologici.
Possiamo distinguere la consapevolezza fonologica in: Globale e analitica Analitica e eterodiretta Globale e personale Globale e autocentrata.
Quando si impara a leggere e scrivere, ci sono delle competenze cognitive (denominati prerequisiti) che sono coinvolte nel processo della letto scrittura. Tra queste possiamo annoverare: La discriminazione visiva; la discriminazione uditiva; la memoria fonologica a breve termine; le abilità metafonologiche (o di consapevolezza fonologica); la coordinazione oculo manuale; l’associazione visivo verbale e l’accesso lessicale rapido; l’elaborazione semantica di anticipazione La discriminazione visiva; la discriminazione uditiva; la memoria fonologica a breve termine; le abilità metafonologiche (o di consapevolezza fonologica); la coordinazione oculo manuale; l’associazione visivo verbale e l’accesso lessicale rapido La discriminazione visiva; la discriminazione uditiva; la memoria fonologica a breve termine; le abilità metafonologiche (o di consapevolezza fonologica); l’associazione visivo verbale e l’accesso lessicale rapido ; l’elaborazione semantica di anticipazione La discriminazione visiva; la memoria fonologica a breve termine; le abilità metafonologiche (o di consapevolezza fonologica) fonologica); la coordina zione oculo manuale; l’associazione visivo verbale e l’accesso lessicale rapido; l’elaborazione semantica di anticipazione.
Per quanto riguarda la lettura come comprensione del testo, i prerequisiti sono: La comprensione delle strutture sintattiche; la capacità di fare inferenze semantiche; la comprensione di un racconto; la memoria di lavoro La conoscenza lessicale; la capacità di fare inferenze semantiche; la comprensione di un racconto; la memoria di lavoro La conoscenza lessicale; la comprensione delle strutture sintattiche; la capacità di fare inferenze semantiche; la comprensione di un racconto; la memoria di lavoro La conoscenza lessicale; la comprensione delle strutture sintattiche; la capacità di fare inferenze semantiche; la comprensione di un racconto.
Secondo Olivaux, possiamo distinguere i seguenti tipi di disgrafia: Strumentali relazionali funzionali Strumentali relazionali non espressiva della personalità dello scrivente Strumentali non espressiva della personalità dello scrivente Relazionali non espressiva della personalità dello scrivente.
La disortografia è: Una difficoltà nella lettura La difficoltà a tradurre correttamente in forma grafica i suoni che compongono le parole Una difficoltà nel calcolo numerico Nessuna delle risposte precedenti.
Tra gli errori fonologici nella disortografia, rientrano: Inversione di lettere o sillabe scambio di lettere gruppi ortografici complessi Omissione o aggiunta di lettere inversione di lettere o sillabe scambio di lettere Omissione o aggiunta di lettere inversione di lettere o sillabe scambio di lettere gruppi ortografici complessi Omissione o aggiunta di lettere inversione di lettere o sillabe gruppi ortografici complessi.
Tra gli errori non fonologici nella disortografia, rientrano: L’uso dell’H; errori con SCE/SCIE L’uso dell’H; uso di CU QU CQU QQU; errori con SCE/SCIE L’uso dell’H; uso di CU QU CQU QQU Uso di CU QU CQU QQU; errori con SCE/SCIE.
La discalculia è una difficoltà specifica nell’apprendimento del calcolo che si manifesta: Nel riconoscimento e nella denominazione dei simboli numerici, nella scrittura dei numeri, nella numerazione in ordine crescente e decrescente, nella risoluzione di problemi Nel riconoscimento e nella denominazione dei simboli numerici, nella scrittura dei numeri, nell’associazione del simbolo numerico alla quantità corrispondente, nella numerazione in ordine crescente e decrescente, nella risoluzione di problemi Nel riconoscimento e nella denominazione dei simboli numerici, nella scrittura dei numeri, nell’associazione del simbolo numerico alla quantità corrispondente, nella risoluzione di problemi Nel riconoscimento e nella denominazione dei simboli numerici, nella scrittura dei numeri, nell’associazione del simbolo numerico alla quantità corrispondente, nella numerazione in ordine crescente e decrescente.
La discalculia va identificata: A scolarizzazione avviata e dopo un denso periodo di osservazione dei possibili cambiamenti del bambino A scolarizzazione avviata e dopo un brevissimo periodo di osservazione del bambino Prima della scolarizzazione e dopo un denso periodo di osservazione dei possibili cambiamenti del bambino Nessuna delle risposte precedenti.
Quali sono gli strumenti che abbiamo a disposizione per l'intervento nei casi di discalculia? Strumenti per la riabilitazione e misure dispensative Strumenti per la riabilitazione, strumenti compensativi, misure dispensative Strumenti compensativi e misure dispensative Nessuna delle risposte precedenti.
Ancora poco analizzato e indagato rimane il libro di testo. Da una ricerca condotta da Fantozzi (2016), si cerca di stabilire se e quanto sia possibile intervenire procurando il minor danno possibile al resto della classe, integrando l’attività didattica perché tutti insieme possano lavorare sullo stresso strumento. La ricerca pone alle proprie basi due documenti fondamentali per garantire una progettazione universale nelle nostre scuole: La Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità (ONU 200 6) e il DSM V L’International Classification of Functioning, Disability and Health (OMS 2001) e il DSM V La Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità (ONU 2006) e l’International Classification of Functioning, Disability and Health (OMS 2001) Nessuna delle risposte precedenti.
Non esistono evidenze scientifiche sull'efficacia di queste misure sui livelli di leggibilità del testo per le persone con dislessia, ma è opportuno indicare tali criteri, esito di confronti tra professionisti dell’apprendimento e utili per personalizzare o individualizzare i testi scolastici nelle nostre scuole: Testo non giustificato interruzione di riga che segua il ritmo del racconto parole non spezzate per non interrompere il ritmo di lettura interlinea singola tra le righe paragraf i brevi e separati utilizzo di immagini che facilitino la comprensione del testo Testo non giustificato interruzione di riga che segua il ritmo del racconto parole spezzate per interrompere il ritmo di lettura interlinea doppia tra le righe paragrafi brevi e separati utilizzo di immagini che facilitino la comprensione del testo Testo giustificato interruzione di riga che segua il ritmo del racconto parole non spezzate per non interrompere il ritmo di lettura interlinea doppia tra le righe paragrafi brevi e separati utilizzo di immagini che facilitino la comprensione del testo Testo non giustificato interruzione di riga che segua il ritmo del racconto parole non spezzate per non interrompere il ritmo di lettura interlinea doppia tra le righe paragrafi brevi e separati utilizzo di immagini che facilitino la comprensione del testo.
La didattica è la teoria e la pratica dell’insegnamento ed ha per oggetto di studio: I metodi-le pratiche I metodi- le tecniche di insegnamento I metodi- le pratiche- le tecniche di insegnamento Le pratiche- le tecniche di insegnamento.
La didattica si articola in diverse tipologie: Didattica generale-didattica speciale-didattica sperimentale- didattica modulare- didattica disciplinare -glottodidattica-didattica personalizzata-didattica individualizzata Didattica generale-didattica speciale -didattica sperimentale-didattica modulare-didattica disciplinare- glottodidattica-didattica individualizzata Didattica generale- didattica speciale -didattica sperimentale -didattica disciplinare- glottodidattica -didattica personalizzata-didattica individualizzata Didattica generale- didattica speciale-didattica sperimentale-didattica modulare-didattica disciplinare -glottodidattica- didattica personalizzata.
Gli aspetti di base della didattica laboratoriale sono: La manipolazione concreta ; l’utilizzo di una determinata procedura nelle varie attività; la creatività; lo “spiazzamento cognitivo”; la molteplicità dei livelli di interpretazione e dei punti di vista; la valenza metaforica; il coinvolgimento emotivo e cognitivo La manipolazione concreta; l’utilizzo di una determinata procedura nelle varie attività; la creatività; lo “spiazzamento cognitivo”; la molteplicità dei livelli di interpretazione e dei punti di vista; la valenza metaforica La manipolazione concreta; l’utilizzo di una determinata procedura nelle varie attività; la creatività; la molteplicità dei livelli di interpretazione e dei punti di vista; la valenza metaforica; il coinvolgimento emotivo e cognitivo L’utilizzo di una determinata procedura nelle varie attività; la creatività; lo “spiazzamento cognitivo”; la molteplicità dei livelli di interpretazione e dei punti di vista; la valenza metaforica; il coinvolgimento emotivo e cognitivo.
Gli elementi che rendono efficace la cooperazione sono: L’interdipendenza positiva la responsabilità individuale e di gruppo l’interazione costruttiva la valutazione di gruppo L’interdipendenza positiva la responsabilità individuale e di gruppo l’attuazione di abilità sociali specifiche e necessarie nei rapporti interpersonali all’interno del piccolo gruppo la valutazione di gruppo L’interdipendenza positiva la responsabilità individuale e di gruppo l’interazione costruttiva l’attuazione di abilità sociali specifiche e necessarie nei rapporti interpersonali all’interno del piccolo gruppo L’interdipendenza positiva la responsabilità individuale e di gruppo l’interazione costruttiva l’attuazione di abilità sociali specifiche e necessarie nei rapporti interpersonali all’interno del piccolo gruppo la valutazione di gruppo.
Esistono diversi modelli di Apprendimento Cooperativo: Structural Approach Learning Together Student Team Learning Complex Instruction Communities Of Learners Apprendistato Cognitivo Structural Approach Learning Together Group Investigation Student Team Learning Complex Instruction Communities Of Learners Apprendistato Cognitivo Structural Ap proach Learning Together Group Investigation Student Team Learning Communities Of Learners Apprendistato Cognitivo Structural Approach Learning Together Group Investigation Student Team Learning Complex Instruction Communities Of Learners.
Lo “Student Team Learning” è stato ideato Jack Mezirow Robert Slavin Daniel Goleman Jerome Bruner.
Abbiamo sempre due piani fondamentali che dobbiamo considerare se vogliamo comprendere il funzionamento di un'organizzazione: Passivo e emergente Deliberato e emergente Attivo e emergente Deliberato e attivo.
Le comunità di pratica (CdP) sono: Forme di aggregazione che nascono dalla volontà istituzionale e dall’interesse degli attori organizzativi di condividere impegni, costruire nuove mission, generare alleanze anche inedite tra gruppi professionali differenti Forme di aggregazione che non nascono dalla volontà istituzionale, ma dall’interesse degli attori organizzativi di condividere impegni, ma senza costruire nuove mission e generare alleanze anche inedite tra gruppi professionali differenti Forme di aggregazione che non nascono dalla volontà istituzionale, ma dall’interesse degli attori organizzativi di condividere impegni, costruire nuove mission, generare alleanze anche inedite tra gruppi professionali differenti Nessuna delle risposte precedenti.
Gli elementi che caratterizzano una CdP sono: Dominio-comunità-pratica Soggetto-comunità-pratica Gruppo- comunità-pratica Nessuna delle risposte precedenti.
Ogni docente, all'interno della propria organizzazione scolastica, troverà alcuni tipi di curricolo: Esplicito e nullo Esplicito; implicito; nullo Esplicito e implicito Nessuna delle risposte precedenti.
Lavorare sulle “distorsioni” significa: Rilevare le presupposizioni esplicite, le assunzioni tacite, le idee radicate nel contesto culturale cui si appartiene, che condensano le nostre idee sulla natura delle cose Rilevare le presupposizioni implicite, le assunzioni tacite, le idee radicate nel contesto culturale cui si appartiene, che condensano le nostre idee sulla natura delle cose Rilevare le presupposizioni implicite, le assunzioni esplicite, le idee radicate nel contesto culturale cui si appartiene, che condensano le nostre idee sulla natura delle cose, cui corrispondono da un lato un ‘sapere personale' Nessuna delle risposte precedenti.
La riflessione come processo critico (Mezirow, 2003) ha i seguenti obiettivi: L'identificazione e l'analisi delle credenze, delle ideologie, dei modelli, delle teorie, dei presupposti culturali, ideologici, istituzionali, sociali sottesi alle pratiche professionali L'identificazione e l'analisi delle credenze, delle ideologie, dei modelli, delle teorie, dei presupposti culturali, ideologici, istituzionali, sociali sottesi alle pratiche professionali l'identificazione, l'analisi e la trasformazione degli schemi e delle prospettive di significato che orientano gli apprendimenti in un contesto di pratica L'identificazione, l'analisi e la trasformazione degli schemi e delle prospettive di significato che orientano gli apprendimenti in un contesto di pratica Nessuna delle risposte precedenti.
La tecnologia è una variabile dell'istruzione Si Dipende dall'insegnamento Solo nella scuola primaria No.
In quale legge viene prevista per la prima volta la presenza di insegnati di sostegno nella scuola dell'obbligo? Legge 517 del 1971 Legge 517 del 1977 503/03 Legge 104 del 1992.
Quanti sistemi di scolarizzazione è possibili individuare in Europa? 7 5 2 3.
Il sistema unidirezionale riguarda: Solo l'Italia Non è un sistema europeo Anche l'Italia Francia e Regno Unito.
Il sistema multidirezionale prevede: La coesistenza di due sistemi scolastici: ordinario e differenziato Dipende dal Paese di riferimento Non è prevista una coesistenza di più sistemi scolastici La coesistenza di due sistemi scolastici: straordinario e differenziato.
Il sistema bidirezionale coinvolge esclusivamente Belgio e Svizzera VERO FALSO Non esiste Coinvolge tutti i Pesi Europei.
"Ogni bambino ha un fondamentale diritto all’educazione e caratteristiche, interessi ed abilità unici" Non è un principio inclusivo Si riferisce alla sistema scolastico svedese E' un concetto legato esclusivamente alla scuola dell'obbligo Fa parte della Dichiarazione di Salamanca.
L'acronimo PNSD sta per Programmazione Neutra Scuola e Didattica Piano Nazionale Scuola Digitale Piano Nazionale Servizi Didattici Prodotti Nazionali per la Scuola Digitale.
In quanti passaggi si articola il Piano Nazionale Scuola Digitale? Due Tre Quattro Cinque.
Cosa si intende con "multitasking" La sovrapposizione di più software L’abilità di rispondere a stimoli multipli che si presentano in contemporanea Il gruppo degli insegnanti di sostegno La gestione dell'alunno con DSA.
Quale autore fa riferimento al concetto di Media Education nel suo approccio? Piaget Jenkins Sweller Mayer.
Quante abilità individua Jenkins necessarie all'uso consapevole ed attivo dei nuovi media? Due Sette Undici Ventuno.
La "Legge stanca" risale al 5 febbraio 2007 9 gennaio del 2004 12 gennaio del 2003 16 luglio del 2000.
Quali sono i macro principi fondamentali per il concetto di "accessibilità"? Telematico, multi lingue, essenziale, dinamico Multitasking, digitale e tecnologicamente avanzato Telematico e funzionale Percepibile, utilizzabile, comprensibile e robusto.
Su quanti principi si basa lo Universale Design? 3 5 7 9.
"Vanno ridotti al minimo i rischi e le conseguenze negative derivanti da errori accidentali o azioni involontarie", a quale principio fa riferimento? Uso semplice ed intuitivo Tolleranza all'errore Riduzione dello sforzo fisico Uso flessibile.
Quali sono gli attori della comunicazione a scuola? Docente Coordinatore SEN Preside Alunno Insegnante Famiglia Scuola Servizi Sociali Docente Allievo Medium.
Il piano di rinnovamento strutturale deve considerare: La formazione continua nell'utilizzo delle TIC La multifattorialità dell'insegnamento Il modo di fare didattica come l’obiettivo principale e l'ICT come lo strumento per poterlo attuare Soltanto gli aspetti organizzativi.
"Le persone possono apprendere pi ù a fondo dalle parole e dalle immagini…" è una citazione di: Sweller Mayer Piaget Calvani.
Per "processi cognitivi essenziali" Mayer intende Le abilità informatiche dell'alunno L'elaborazione cognitiva di un contenuto multimediale I necessari per comprendere il materiale essenziale di un contenuto multimediale Le abilità informatiche del docente.
Nella progettazione delle risorse multimediali vanno seguiti alcuni principi Segmentazione, pretraining, modalità Gli stessi della programmazione classica Multimedialità e semplicità d'uso Nessuna delle risposte.
Secondo il "principio della modalità" E fondamentale spezzare la presentazione in diversi frammenti di circa 10 secondi, ognuno comprendente non più di una o due frasi Gli studenti apprendono meglio attraverso animazioni narrate piuttosto che da animazioni che contengono esclusivamente testo sullo schermo L’utilizzo di questa tecnica consente allo studente di familiarizzare prima di tutto con i nomi ed i meccanismi di base dell’oggetto di studio Nessuna delle risposte.
Tra le teorie dell'apprendimento e l'applicazione delle tecnologie vige un rapporto di Reciproca influenza Non c'è alcun rapporto Seguono percorsi di evoluzione opposti Nessuna delle risposte.
L’idea che l’apprendimento è qualcosa di osservabile e verificabile nel comportamento che lo determina fa riferimento a quale concetto? UDL SEN SEDA Istruzione programmata.
Il funzionamento del nostro sistema di memoria per input ed output è noto con il nome di ITC HIP BEG HIC.
Il modello del COGNITIVE FLEXIBILITY HYPERTEXT Pone l’accento sull’utilizzo dell’ipertesto come strumento per ripensare e riorganizzare le conoscenze Considera il computer un supporto alla comunicazione Considera la conoscenza come un'organizzazione non lineare Nessuna delle risposte.
Cos' è l'Index for inclusion? Uno strumento che considera l'inserimento delle tecnologie come risorsa Uno strumento proposto da Tony Booth e Mel Ainscow Uno strumento per l'analisi della qualità della progettazione inclusiva nelle scuole Tutte le risposte sono corrette.
In quali casi è utile l'utilizzo del software "10 Dita"? Discalculia Disgrafia Disortografia Dislessia.
In quali casi è utile l'utilizzo della sintesi vocale Disortografia Dislessia Disgrafia Discalculia.
In quali casi è utile l'utilizzo del correttore ortografico? Disgrafia Dislessia Discalculia Disortografia.
In quali casi è utile l'utilizzo del software ALFa READER Discalculia Disgrafia Dislessia Disortografia.
In quali casi è utile l'utilizzo del software Aplusix Discalculia Dislessia Disortografia Disgrafia.
Un insegnamento per essere definito "multimediale" deve Alternare vari strumenti informatici Avvalersi di media differenti utilizzati in modo integrato e con una specifica finalità Avvalersi esclusivamente di specifici linguaggi multimediali differenziati Avvalersi di media simili utilizzati in modo integrato e con una specifica finalità.
Secondo il principio dell'immagine decorativa di Levin Le immagini hanno una funzione decorativa senza particolari ricadute sull’apprendimento Le immagini non hanno una funzione decorativa senza particolari ricadute sull’apprendimento Le immagini non sono fondamentali Si preferiscono immagini che non si riferiscono al testo.
Quali sono i punti cardinali da tener presenti nell'utilizzo della multimedialità? ITC Pensiero pedagogico Offerta formativa e didattica inclusiva Tutte le risposte.
Come viene definito l'ambiente nel quale il docente costruisce il luogo degli apprendimenti? Autore Lettore Ideatore Progettatore.
Come viene definito l'ambiente nel quale l'alunno può interagire con i vari oggetti, tesi, immagini, video Fruitore Ambiente educativo Lettore Nessuna delle risposte.
L'iperteso come strumento didattico stimola l'apprendimento Passivo Critico Cooperativo Significativo.
L'introduzione del tablet in classe impone un ripensamento degli spazi 1 0 Solo nella scuola primaria Dipende dalla materia di insegnamento.
Quali vantaggi per lo studente sono s tati introdotti dall'uso delle App? Aumento delle conoscenze Interazione sociale e stimolo per un apprendimento condiviso genitori figli Nuove interfacce tattili e visuali Tutte le risposte.
Cos' è un e book? Un libro in edizione limitata Un libro elettronico Un'esercitazione multimediale Nessuna delle risposte precedenti.
A quale anno risale l'introduzione della tecnologia e-ink? 2000 1991 1996 1997.
Quale sistema tutela l'uso del libro digitale? Il PNSD Il Digital Rights Management Il gruppo docenti L'UDL.
Cosa prevede il cloud computing? Una distribuzione di servizi e funzionalità che risiedono sempre più spesso sui server (le nuvole) invece che nei singoli computer connessi in Rete L'utilizzo di nuvole (cloud) per suggerire delle sintesi Il conteggio delle battiture di un testo L'alternanza audio video di un software.
Cos'è la sintesi vocale? E' un software che trasforma in testo una dettatura E' un software ad uso esclusivo dell'insegnante di lingua E’ un software che trasforma automaticamente in voce un qualsivoglia testo elettronico memorizzato nel computer E' un software che riassume vocalmente brevi testi.
Cos' è lo screen reader? E' un software che descrive al non vedente, o all’ipovedente, il contenuto rappresentato a video E' un software che permette di esplorare con il display braille o la voce sintetica tutti gli oggetti presenti sul video E' un software dotato di sintesi vocale Tutte le risposte.
In quali casi è utile l'utilizzo del software Omnibook? Disgrafia Dislessia Alunni ipovedenti In nessun caso.
L'obiettivo del corso "la promozione dell'inclusione scolastica in caso di BES" è: Fornire competenze didattiche Riflettere sulla propria professione Fornire conoscenze psicopedagogiche relativamente al processo di integrazione e inclusione di alunni con BES Tutte le risposte sono corrette.
Tutti quegli alunni che evidenziano una difficoltà nell’apprendimento e nella partecipazione sociale, rispetto alla quale è richiesto un intervento didattico mirato, individualizzato e personalizzato sono definiti ADHD BES Con disagio socioculturale DSA.
In quante sotto categorie possono suddividersi i BES 5 4 3 2.
E ’ un docente in possesso di specifico diploma di specializzazione attinente le problematiche relative alla disabilità e all’integrazione scolastica, grazie al quale è abilitato a svolgere attività didattica di sostegno ai sensi dell’art.14,c.2, della legge 104/1992 L'educatore professionale L'insegnante di sostegno Il professione di scuola secondaria La maestra della scuola dell'infanzia.
Le competenze dell'insegnante di sostegno, secondo _______________________, sono interdisciplinari, organizzative, psicopedagogiche D.M. 30.09.2011 Legge 53/2003 DPR 970/75 D.M. 20.02.2002.
L'insegnante di sostegno è: Addetto a preparare, mediante istruzione e addestramento opportuni, chi si avvia all'esercizio di una professione o di una specifica attività Chi realizza un'azione educativa contribuendo alla crescita umana dell'individuo Assegnato alla scuola per interventi individualizzati di natura integrativa in favore della generalità degli alunni ed in particolare per coloro che presentano specifiche difficoltà di apprendimento Un professionista nel campo dell'istruzione che pratica l'insegnamento.
L'insegnante di sostegno: Non elaborano e verificano le attività di competenza dei consigli di interclasse Non partecipano alla programmazione educativa e didattica Non assumono la contitolarità delle classi in cui operano Nessuna delle risposte è corretta.
Cosa definiscono Mancini e Gabrielli con “uno stato emotivo, non correlato significativamente a disturbi di tipo psicopatologico, linguistici o di ritardo cognitivo, che si manifesta attraverso un insieme di comportamenti disfunzionali (scarsa partecipazione, disattenzione, comportamenti prevalenti di rifiuto e di disturbo, cattivo rapporto con i compagni, ma anche assoluta carenza di spirito critico), che non permettono al soggetto di vivere adeguatamente le attività di classe e di apprendere con successo, utilizzando il massimo delle proprie capacità cognitive, affettive e relazionali ” Il disagio Un disturbo affettivo Un disturbo psicosociale Nessuna risposta è corretta.
Quando si parla di "disabilità scolastica" si deve far riferimento: A tutti quei disturbi dello sviluppo del bambino che creano una compromissione anche in ambito scolastico Ad alcuni disturbi che creano una disabilità scolastica I disturbi che creano una seria compromissione anche dell'apprendimento scolastico Tutte le risposte sono corrette.
Chi è il garante delle opportunità formative offerte e dei servizi erogati ed è colui che attiva ogni possibile iniziativa affinché il diritto allo studio di tutti e di ciascuno si realizzi Il referente scolastico Il collegio dei docenti Il docente Il dirigente scolastico.
Secondo le Indicazioni Nazionali per il curricolo, la scuola cosa deve promuovere Il sapere Lo sviluppo di competenze Le conoscenze L'insegnamento.
In quale anno venne emanata la legge quadro 104 1998 1987 1995 1992.
In quale anno è stata emanata la legge 170 2012 2010 2015 2007.
Con l'acronimo PDP indichiamo Piano didattico programmato Piano didattico personalizzato Procedura didattica pianificata Pianificazione didattica potenziata.
Nel__________, la Legge________________ abolisce le classi differenziali 1958, 152 1992, 104 1977, 517 2010, 170.
Nel PDP, per ciascuna materia o ambito di studio, devono essere individuati Il calendario giornaliero delle attività Gli strumenti compensativi Gli strumenti compensativi e dispensativi Gli strumenti dispensativi.
E' una modalità di apprendimento che si basa sull'interazione all'interno di un gruppo di allievi che collaborano, al fine di raggiungere un obiettivo comune, attraverso un lavoro di approfondimento e di apprendimento che porterà ad una nuova conoscenza Il gioco Il cooperative learning L'apprendimento per imitazione L'apprendimento tradizionale.
Quale figura, secondo le sorelle Agazzi, deve avere una profonda adesione spirituale, ma anche delle conoscenze in ambito psicologico e la capacità di trasformare tutto ciò che sa in opera educativa L'educatrice Il docente Il counselor L'allievo.
Le cianfrusaglie, i contrassegni, l'igiene, l'educazione linguistica etc. sono gli elementi centrali del metodo: Del metodo Froebel Del metodo Rousseau Delle sorelle Agazzi Del metodo Montessori.
Le sorelle Agazzi credevano particolarmente ne ………………………………………., che permette al bambino di imparare non solo la diversità e le caratteristiche delle stagioni e dei fenomeni atmosferici, ma anche di instaurare un rapporto positivo con l'ambiente La meteorologia Il gioco L'apprendimento all'aperto Il giardinaggio.
La prima "Casa dei bambini" venne aperta a Roma (quartiere S. Lorenzo) da Pestalozzi Don Lorenzo Milani Maria Montessori Sorelle Agazzi.
Maria Montessori ha elaborato il proprio metodo partendo Dal lavoro con i bambini affetti da disabilità mentale Dall'esperienza didattica in classe Dall'osservare i bambini durante le attività di gioco Tutte le risposte sono corrette.
I presupposti teorici del metodo educativo Montessoriano si basa Riconoscimento della specificità dei bisogni del bambino, del fanciullo e dell'adolescente Fiducia nell'educabilità dell'individuo Esperienza senso motoria come base dell'apprendimento Tutte le risposte sono corrette.
Il metodo montessoriano si basa sul presupposto che si debba rispettare la normale inclinazione del bambino ad apprendere, partendo dall'attenzione a quale elemento/i? Ruolo dell'insegnante Cura dell'ambiente Uso di materiale di sviluppo Tutte le risposte sono esatte.
___________________ significa aiutare l'uomo a favorire l'autosviluppo della sua personalità al fine di differenziarla in base all'ambiente esterno ed a tutte le condizioni socio culturali con cui egli si confronterà Educare Sostenere Socializzare Apprendere.
La scuola dell'infanzia accoglie bambini che hanno un'et à compresa Tra i 6 e i 10 anni Tra i 3 e i 6 anni Tra 6 mesi e 3 anni Tra i 2 e i 5 anni.
Quale autore affermava che «nell’infanzia il più alto grado di sviluppo del genere umano è rappresentato dal gioco, che è libera manifestazione del mondo interiore e rappresenta il quadro e il modello della vita umana futura» Froebel Agazzi Montessori Pestalozzi.
In quale anno una sentenza della Corte Costituzionale riconosce il diritto di istruzione anche agli studenti con disabilità degli istituti superiori 2006 1987 1992 1982.
Il buon esito di un intervento di riabilitazione dipende anche da Dalla scuola Dalla famiglia Una diagnosi precoce Un'attenta didattica.
L'ICF International Classification of Functioning, Disability and Healt si fonda sul/i principio/i Applicazione universale riferita a tutte le persone senza discriminazione Approccio integrativo: riconosce la multidimensionalità e la complessità del fenomeno della disabilità Approccio interattivo: importanza dei fattori individuali e sociali coinvolti nel concetto di disabilità Tutte le risposte sono corrette.
I DSA Intaccano il funzionamento intellettivo generale Dipendono da fattori relazionali e sfavorevoli condizioni socioculturali Sono spiegabili con deficit sensoriali Riguardano specifici domini di abilità.
Identifica un disturbo nella lettura che si presenta con difficoltà di decodifica del testo a causa della difficoltà di riconoscere la corrispondenza fra lettera e suono Disortografia Comprensione del testo Dislessia Dsa.
Un bambino con DSA Riesce a leggere e scrivere non commettendo errori banali Non va incontro a situazioni fallimentari E’ più lento nell'eseguire i compiti rispetto ai compagni di classe Tutte le risposte sono corrette.
Gli interventi riabilitativi di un bambino con DSA non devono tener conto Non va regolato sulla base dell'effettiva efficacia dimostrabile Deve essere più precoce possibile Età del bambino-classe frequentata Fattori emotivo-relazionali.
Le attività di osservazione condotte in classe vengono stabilite in sinergia Dal team psicopedagogico, dagli insegnanti di classe, dal consiglio di istituto Dal collegio docenti, dal consiglio docenti, dal consiglio di classe, dal team docenti di interclasse Dal Dirigente, dagli insegnanti di classe, dall'insegnante di sostegno Tutte le risposte sono errate.
Agli studenti con DSA possono essere garantiti i seguenti diritti dalle istituzioni scolastiche Uso di una didattica individualizzata e personalizzata L'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale per l'apprendimento delle lingue straniere Introduzione di strumenti compensativi Tutte le risposte sono corrette.
Secondo il DSM 5, deficit persistenti della comunicazione sociali in molteplici contesti pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi, sono manifestazioni fondamentali Del Disturbo specifico dell'apprendimento Dello spettro autistico Dell'ADHD Del ritardo mentale.
Cosa assume il modello teorico comportamentista in merito alla mente, ai suoi contenuti e ai suoi processi? Questi possono essere oggetto di studio perché sono elementi osservabili Questi non possono essere oggetto di studio perché lo studio del l'apprendimento si limita ad analizzare gli elementi osservabili Questi non possono essere oggetto di studio perché lo studio dell'apprendimento si limita allo studio dei rapporti causa effetto negli animali Nessuna di queste.
Cosa sostiene Tulving in relazione a apprendimento e memoria? Entrambe rappresentano entità che hanno un qualche tipo di esistenza nel cervello o nella mente degli organismi Entrambe non rappresentano entità che esistenza nel cervello o nella mente animale ma esiste negli umani Entrambe non rappresentano entità che hanno un qualche tipo di esistenza nel cervello o nella mente degli organismi Nessuna di queste.
Cosa rappresentano per Tulving apprendimento e memoria? Sono ampie etichette verbali che sono usate per descrivere una concatenazione di comportamenti neurali, comportamentali e mentali Sono ampie etichette verbali che sono usate per descrivere una concatenazione di comportamenti dell'individuo Tutte le risposte sono corrette.
Per Tuling quali sono gli elementi comuni alle due situazioni di apprendimento e di memoria? Sono i processi cognitivi Sono i rinforzi Sono i condizionamenti Nessuna di queste.
Che cos ’è l’apprendimento secondo Ernest Nessuna di queste E’ un processo intellettivo attraverso cui l’individuo acquisisce conoscenze sul mondo che utilizza per strutturare e orientare il proprio comportamento nell'immediato E’ un processo intellettivo attraverso cui l’individuo acquisisce conoscenze sul mondo che utilizza per la carriera scolastica E’ un processo intellettivo attraverso cui l’individuo acquisisce conoscenze sul mondo che, successivamente, utilizza per strutturare e orientare il proprio comportamento in modo duraturo.
L'apprendimento può essere il risultato di processi spontanei? No tutto è insegnato in modo strutturato Si No Nessuna di queste.
I bisogni di conoscenza, la capacità di cogliere le opportunità disponibili e le modalità attraverso cui si apprende sono dimensioni ..? Sociali Psicologiche Individuali Nessuna di queste.
Le teorie sviluppate in ambito comportamentista Si basano sul principio associazionista Si basano sul principio di pregnanza Si basano sul principio di concorrenza Nessuna di queste.
E' un fondatore dell'approccio del condizionamento classico Skinner Pavlov Broadbend Baddeley.
Nel paradigma del condizionamento classico, la risposta di salivazione ad uno stimolo neutro viene definita Risposta provocata Risposta neutra Risposta condizionata Risposta incondizionata.
Il fenomeno per il quale se lo stimolo incondizionato viene omesso dopo che c ’è stato apprendimento, e viene presentato solo lo stimolo condizionato, allora la risposta condizionata perde progressivamente di intensità fino a sparire, è definito Generalizzazione Recupero spontaneo Estinzione Rafforzamento.
Il fenomeno per il quale maggiore è la somiglianza tra lo stimolo nuovo e lo stimolo condizionato originale, maggiore sarà l'intensità della risposta condizionata allo stimolo nuovo, è definito Recupero spontaneo Rafforzamento Estinzione Generalizzazione.
Ha sviluppato la teoria del condizionamento operante Pavlov Watson Skinner Asch.
La conseguenza del comportamento che ha come effetto l'aumentare la frequenza del comportamento stesso, è determinata dal Rinforzo positivo Ricompensa Punizione Nessuna di queste.
I rinforzi possono essere Secondari Primari Tutte le risposte sono corrette Nessuna di queste.
Nella prospettiva di Piaget, l'intelligenza Si avvale dialettivamente dei meccanismi di assimilazione e accomodamento E’ la più alta forma di adattamento all'ambiente Nessuna di queste Tutte le risposte sono corrette.
Quale autore sosteneva che l'apprendimento non fosse localizzato, ma distribuito? Fluorens Hebb Franz Joseph Gall Lashley.
Le connessioni tra un neurone e altri neuroni è resa possibile Dalle sinapsi Dal nucleo Dai dendriti Dagli assoni.
Le modifiche nella connessione tra neuroni sono state registrate specie analizzando quali forme di apprendimento? La sensibilizzazione Riflesso condizionato L 'abituazione Tutte le risposte sono corrette.
La diminuzione della forza della risposta comportamentale a seguito di uno stimolo che viene ripetutamente presentato è definita Estinzione Generalizzazione Abituazione Sensibilizzazione.
Quale mollusco ha fornito un modello di funzionamento neurale utile allo studio dell'apprendimento associativo? L' Aplysia L'Sepia officinalis La Donax trunculus Nessuna di queste.
L'induzione del potenziamento a lungo termine dipende dai parametri di stimolazione delle fibre presinaptiche Grazie a scariche di attivazione asincrone Grazie a scariche di attivazione sincrone Nessuna di queste Tutte le risposte sono corrette.
Il potenziamento a lungo termine riguarda Il potenziamento della corteccia parietale Il potenzi amento della forza della connessione dei neuroni del talamo Il potenziamento della forza della connessione sinaptica tra i neuroni dell'ippocampo Il potenziamento della resistenza della connessione sinaptica tra i neuroni della corteccia occipitale.
Quale studio ha permesso di localizzare le funzioni legate all'apprendimento e alla memoria? Lo studio dell'amnesia irreversibile Lo studio dell'agnosia digitale Lo studio dell'afasia globale Nessuna di queste.
Nel famoso di H.M. Si registrava una grave compromissione della memoria anterograda Si registrava una memoria a breve termine preservata Si registrava una buona capacità di comprensione Tutte le risposte sono corrette.
Quale regione cerebrale ha un ruolo determinante nell'apprendimento? La circonvoluzione angolare L' ippocampo L'Area di Broca La capsula interna.
Il caso di H.M. ha permesso di distinguere tra Memoria dichiarativa e memoria procedurale Memoria a lungo termine e memoria a breve termine Tutte le risposte sono corrette Nessuna di queste.
Nei pazienti amnesici Ogni capacità di apprendimento è compromessa La memoria episodica di tipo anterogrado è preservata Tende ad essere preservato l'apprendimento implicito Nessuna di queste.
Nei pazienti amnesici L'effetto priming era simile ai controlli Non è possibile alcun tipo di apprendimento Non si verifica l'effetto di priming Non si ha alcuna facilitazione del riconoscimento a seguito del priming.
Si tratta di abilità potenzialmente presenti fin dalla nascita Abilità metacognitive Abilità complesse Abilità innate Abilità acquisite.
I saperi nelle scienze dell'educazione Sono saperi professionali Dovrebbero promuovere nello studente le competenze trasversali Hanno una ricaduta immediata sulla prassi educativa Nessuna di queste.
L'apprendimento dall'esperienza richiede: Capacità di osservazione e riflessione Abilità analitiche Apertura e disponibilità a coinvolgersi in nuove esperienze Tutte le risposte sono corrette.
Una strategia didattica E’ l'applicazione di un insieme di azioni intenzionali, coerenti e coordinate volte al raggiungimento di un obiettivo educativo Applica una forte attenzione allo svolgimento dell’azione e co ntinui adattamenti sul campo Si basa su alcuni riferimenti regolativi applicati in maniera flessibile Tutte le risposte sono corrette.
Si tratta di un approccio che mira a raccogliere un corpus di conoscenze capaci di migliorare le scelte e le azioni in campo educativo L'Evidence Based Education L'eas L'E.A.S. Nessuna di queste.
Si tratta di elaborazioni di dati statistici resi disponibili da più ricerche che, tipicamente, si concretizzano in un indicatore standardizzato denominato efect size Le systematic reviews Le protoanalisi Le misure di validità Le meta analisi.
Sono compendi ragionati della letteratura disponibile su un determinato argomento Le ricerche bibiliografiche Le systematic reviews Le metanalisi Le protoanalisi.
Quale autore parla di architetture dell'istruzione? Kolb Jarvis Ruth Clark Barnett.
Secondo Clark, le architetture dell'istruzione si differenziano in quanto a: Strutturazione e autoconsistenza del materiale didattico Livelli di autonomia assegnati agli studenti Modalità di gestione del processo formativo Tutte le risposte sono corrette.
L'architettura istruttiva recettiva Considera l'allievo come ascoltatore a cui l'insegnante indirizza la comunicazione controllando il ritmo e le modalità dell'esposizione Ingloba la guida istruttiva nell'esperienza Sollecita gli allievi a sperimentare condizioni simili a quelle reali, o mediante l'immedesimazione fisica Nessuna di queste.
L'architettura istruttiva collaborativa Sollecita gli allievi a sperimentare condizioni simili a quelle reali, o mediante l'immedesimazione fisica Riguarda tutte le situazioni che vedono l'apprendimento come conseguenza dell'interazione sociale Considera l'allievo come ascoltatore a cui l'insegnante indirizza la comunicazione controllando il ritmo e le modalità dell'esposizione Attribuisce importanza alla metodica di predisposizione dei contenuti.
L'architettura istruttiva metacognitiva/autoregolativa è stata introdotta da Ruth Clark Giovanni Bonaiuti Antonio Calvani Maria Ranieri.
Quali strategie didattiche si individuano nell'architettura recettiva? L'esposizione classica L'esposizione multimodale Nessuna di queste Tutte le risposte sono corrette.
Si basa sull'idea di comunicare agli studenti quello che devono apprendere usando le modalità espressive migliori al fine di favorire la comprensione L'esposizione classica L'esposizione multimodale L'esposizione alternata L'esposizione graduale.
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