diritto internazionale
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AUCUN ENREGISTREMENT |
Ai fini dell'attribuzione della responsabilità internazionale è attribuito all'organizzazione: il comportamento dei suoi organi ed agenti qualunque sia la loro posizione all'interno dell'organizzazione. il comportamento dei suoi organi ed agenti di livello dirigenziale. il comportamento dei suoi organi ed agenti solo quando agiscono ultra vires. il comportamento dei suoi organi ed agenti solo quando eccedono la propria competenza o contravvengono alle istruzioni ricevute. Una norma generale di diritto internazionale garantisce l'immunità delle sedi diplomatiche e consolari: solo dalla giurisdizione ma non anche dalla sovranità dello Stato territoriale. solo dalla sovranità dello Stato territoriale ma non anche dalla giurisdizione. sempre, anche nel caso in cui nella sede siano svolte attività contro la sicurezza dello Stato territoriale. dalla giurisdizione e dalla sovranità dello Stato territoriale. L'immunità personale garantisce ad alcuni individui-organo una tutela che li rende immuni. dalla giurisdizione penale in modo assoluto e civile ed amministrativa in modo relativo dello Stato del foro anche per gli atti compiuti jure privatorum. dalla giurisdizione penale in modo assoluto e civile ed amministrativa in modo relativo dello Stato del foro per gli atti compiuti nell'esercizio delle mansioni loro affidate da uno Stato estero. dalla giurisdizione penale in modo relativo e civile ed amministrativa in modo assoluto dello Stato del foro per gli atti compiuti nell'esercizio delle mansioni loro affidate da uno Stato estero. dalla giurisdizione penale in modo relativo e civile ed amministrativa in modo assoluto dello Stato del foro anche per gli atti compiuti jure privatorum. L'individuo-organo accusato di crimini internazionali (crimini di guerra, crimini contro l'umanità, genocidio, tortura, etc.). deve ormai risponderne penalmente a titolo personale. secondo la prassi dei tribunali internazionali può invocare l'immunità funzionale e/o personale. può sempre invocare l'immunità funzionale e, ove ne abbia titolo, anche quella personale. è questione ancora aperta e controversa se possa invocare l'immunità funzionale e/o personale o debba risponderne penalmente a titolo personale. Quali tra le seguenti istanze giurisdizionali non è annoverata tra i tribunali internazionali?. il Tribunale di Norimberga. la Corte permanente di arbitrato. la Corte penale internazionale. il Tribunale di Tokyo. Il principio "par in parem non habet iurisdictionem. non garantisce la continuità, la certezza e la stabilità dei rapporti interstatuali. regola da tempo immemore le relazioni interstatuali in funzione della sovrana eguaglianza degli Stati. non comporta l'immunità assoluta dello Stato dalla giurisdizione civile e amministrativa (per lo Stato), ma solo penale (per i suoi organi individuali), dei tribunali stranieri. comporta l'immunità assoluta dello Stato dalla giurisdizione civile e amministrativa (per lo Stato), ma non penale (per i suoi organi individuali), dei tribunali stranieri. In merito ai Tribunali di Norimberga e Tokyo è corretto affermare che. hanno emesso sentenze di condanna pienamente rispettose dei principi fondamentali del diritto penale. vanno qualificati come organi comuni, e non internazionali, delle Potenze vincitrici. hanno processato e punito anche i responsabili dei crimini commessi dagli Stati vincitori. vanno qualificati come organi internazionali. I Tribunali penali internazionali per la ex Jugoslavia per il Rwanda furono istituiti, all'inizio degli anni Novanta, da: Nato. Corte penale internazionale. Assemblea generale. Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Lo Statuto della Corte penale internazionale è entrato in vigore: 17 luglio1998. 25 maggio 1993. 1 luglio 2002. 24 ottobre 1945. La Corte penale internazionale ha competenza sui quattro crimini internazionali, tra i quali non vi è/sono: crimini economici. crimine di aggressione. crimini contro l'umanità. crimini di guerra. Durante la preliminary examination, al fine di decidere se aprire poi una investigation, il Procuratore della Corte penale internazionale non è tenuto ad esaminare. se, in considerazione della gravità del reato e degli interessi delle vittime, vi sono motivi gravi di ritenere che un'inchiesta non favorirebbe gli interessi della giustizia. se il caso è o sarebbe procedibile o ammissibile sulla base del principio di complementarietà. se la Corte ha giurisdizione. se il caso è o sarebbe procedibile o ammissibile sulla base del principio di sussidiarietà. L'ONU è nata: 1945. 1919. 1944. 1994. La Società delle Nazioni fu creata: al termine della Guerra dei cent'anni. al termine della prima Guerra Mondiale. al termine della Guerra dei trent'anni. al termine della seconda Guerra Mondiale. Possono essere membri dell'ONU. gli Stati e le Organizzazioni internazionali. solo gli Stati. gli Stati ed i movimenti di liberazione nazionale. gli Stati e gli individui. Ai sensi dell'art. 7, par. 1, della Carta, tra gli organi principali delle Nazioni Unite non vi è: la Corte penale internazionale. la Corte internazionale di giustizia. il Consiglio economico e sociale (ECOSOC). il Consiglio di Amministrazione Fiduciaria. Non rientra tra gli organi sussidiari del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. la Peacebuilding Commission. il Tribunale penale internazionale per il Ruanda (ICTR). il Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia (ICTY. il Consiglio per i Diritti Umani. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite attualmente in carica è: Trygve Lie. Kofi Annan. Ban Ki-Moon. António Guterres. La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo fu adottata: il 16 dicembre 1966. il 10 dicembre 1948. il 26 giugno 1945. il 23 marzo 1976. Il Patto internazionale sui diritti civili e politici fu adottato. il 10 dicembre 1948. il 26 giugno 1945. il 16 dicembre 1966. il 23 marzo 1976. Il nuovo sistema di controllo del Consiglio per i diritti umani si articola in una serie di procedure e meccanismi tra i quali non è da annoverare: la complaint procedure. l'Advisory Committee del Consiglio. la procedura contenziosa. le special procedures. Quale atto ha attribuito alla Corte europea dei diritti dell'uomo la competenza automatica ed obbligatoria. la Convenzione di Roma. il Protocollo n. 11. il Protocollo 14. il Protocollo 15. La giurisdizione extraterritoriale viene di solito ritenuta sussistente sulla base di un modello. materiale o personale. territoriale. territoriale o materiale. territoriale o personale. In quale sentenza la Corte di Strasburgo ha affermato la giurisdizione extraterritoriale della Turchia a Cipro Nord. sentenza Bankovi. sentenza Al-Skeini. sentenza Hirsi Jamaa. sentenza Loizidou. In quale delle seguenti sentenze la Corte di Giustizia ha affermato che uno Stato membro non è libero di subordinare ad un'autorizzazione nazionale, fondata su considerazioni di tutela della salute o dell'ambiente, la coltivazione di OGM autorizzati in virtù del regolamento n. 1829/2003 ed iscritti nel catalogo comune in applicazione della direttiva n. 2002/53?. sentenza Austria c. Commissione del 2007. sentenza Greenpeace del 2000. sentenza Pioneer Hi Bred Italia Srl del 2012. sentenza Monsanto del 2003. Nell'ambito dell'Unione europea, l'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati è disciplinata: dalla Direttiva 2001/18/CE. dal Regolamento (CE) n. 178/2002. dal Regolamento (CE) n. 1830/2003. dal Regolamento (CE) n. 641/2004. In che occasione sono stati espressamente collegati, per la prima volta, i concetti di precauzione e di sviluppo sostenibile?. in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite tenutasi a Stoccolma nel 1972. in occasione del Summit per la Terra, tenutosi a Rio de Janeiro nel 1992. in occasione della Conferenza delle Parti "COP3" della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), tenutasi a Kyoto nel 1997. in occasione della Conferenza dei rappresentanti degli Stati membri della Commissione economica delle Nazioni Unite per l'Europa (UNECE), tenutasi a Bergen nel 1990. Il tema della "democrazia ambientale" ha trovato una disciplina organica e vincolante. nella Convenzione sulla diversità biologica del 1992. nella Dichiarazione di Stoccolma del 1972. nella Convenzione di Århus del 1998. nel Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza del 2000. L'Accordo di Parigi non prevede, tra i suoi obiettivi. ridurre l'aumento della temperatura a meno di 1° Celsius. adattare i modelli comportamentali degli Stati agli effetti nocivi che già subiscono e che in futuro ancora inevitabilmente subiranno. mitigare gli effetti nocivi del cambiamento climatico ormai in atto. mantenere il surriscaldamento della Terra sotto i 2° Celsius. La Convenzione-quadro sul cambiamento climatico fu adottata. a Rio de Janeiro nel 1992. a New York nel 1994. a Kyoto nel 1997. a New York nel 1992. In occasione della Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 fu adottata: la Dichiarazione su ambiente e sviluppo. la Convenzione per la protezione dello strato d'ozono. la Convenzione sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza. la Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti oltre frontiera di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione. I Principi contenuti nella Dichiarazione di Stoccolma del 1972 avevano riguardo. esclusivamente al diritto allo sviluppo dei PVS. esclusivamente a temi ambientali. esclusivamente alla sovranità sulle proprie risorse. anche a temi non direttamente correlati all'ambiente. L'ICSID (Centro internazionale per il regolamento delle controversie relative ad investimenti) fa parte: dell'International Finance Corporation. dell'International Development Association. del Fondo monetario internazionale. del World Bank Group. Gli Obiettivi di sviluppo del Millennio. promuovevano una global partnership che rafforzasse la capacità di autofinanziamento degli Stati poveri. non prevedevano la cooperazione Nord-Sud. fissavano obiettivi di carattere più individualistico. ritenevano fondamentale ridurre le ineguaglianze tra gli Stati e all'interno degli Stati. Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile: si focalizzano sulla povertà individuale o del singolo Stato. si focalizzano maggiormente sulla cooperazione Nord-Sud. fissano obiettivi collettivi. si focalizzano sugli aiuti dei Paesi ricchi ai Paesi poveri (aid flows. I destinatari degli obblighi correlati al diritto allo sviluppo sono: gli individui. gli Stati. le Organizzazioni internazionali. gli Stati e gli individui. Il 27 dicembre 1945 entrò in vigore l'accordo istitutivo. del FMI (Fondo monetario internazionale. dell'ICSID (International Centre for Settlement of Investment Disputes). dell'IDA (International Development Association). dell'IFC (International Finance Corporation. Con riguardo alla risoluzione delle controversie nel sistema OMC, tra i principi e le procedure che governano la sospensione di concessioni o altri obblighi vi è, come «principio generale», che. lo Stato interessato può chiedere la sospensione di concessioni o altri obblighi relativi ad altri settori contemplati dallo stesso accordo multilaterale originariamente violato ma non da altri e diversi Accordi. lo Stato interessato può chiedere la sospensione di concessioni o altri obblighi relativi ad altri settori contemplati dallo stesso accordo multilaterale originariamente violato o da altri e diversi Accordi. vanno sempre tenuti presenti gli «elementi economici più generali legati all'annullamento o al pregiudizio dei benefici e delle più generali conseguenze economiche della sospensione delle concessioni o di altri obblighi. la sospensione deve essere relativa allo stesso settore in cui si è riscontrata la violazione o le altre forme di annullamento o pregiudizio dei benefici. Tra gli accordi amministrati dall'OMC non vi è: il TRIPS. il TPRM. il GATS. il GATT. Quando entrò in vigore l'Accordo generale sulle tariffe e sul commercio (GATT)?. 1994. 1996. 1941. 1947. Tra le organizzazioni internazionali chiamate a regolamentare ed amministrare i rapporti economici internazionali non vi è: la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo. la Banca centrale europea. l'Organizzazione mondiale del commercio. il Fondo monetario internazionale. Il sistema di risoluzione delle controversie sull'interpretazione ed applicazione del diritto internazionale del mare non prevede. la procedura arbitrale. la procedura arbitrale speciale. la procedura di conciliazione. un procedimento giurisdizionale. Il Consiglio dell'Autorità internazionale dei fondali marini si compone di 36 membri eletti tenendo conto di vari criteri, tra i quali non vi è: la condizione economica del Paese. un criterio economico: gli Stati che più importano le specie di minerali estratti dall'Area. un criterio economico: gli Stati che più investono nell'Area. il criterio dell'equa ripartizione geografica. Lo Stato costiero non può affermare o esercitare diritti: in una zona che dipende dall'estensione della piattaforma continentale. oltre le 12 miglia marine, qualunque sia l'estensione della piattaforma continentale. oltre le 200 miglia marine, qualunque sia l'estensione della piattaforma continentale. oltre le 24 miglia marine, qualunque sia l'estensione della piattaforma continentale. La zona economica esclusiva è una zona di mare che si estende fino a: 100 miglia marine dalla linea di base da cui si misura la larghezza del mare territoriale. 200 miglia marine dalla linea di base da cui si misura la larghezza del mare territoriale. 12miglia marine dalla linea di base da cui si misura la larghezza del mare territoriale. 24 miglia marine dalla linea di base da cui si misura la larghezza del mare territoriale. La zona contigua è quella fascia di mare adiacente al mare territoriale che si estende fino a: 12 miglia marine dalla linea di base da cui si misura la larghezza del mare territoriale. 24 miglia marine dalla linea di base da cui si misura la larghezza del mare territoriale. 100 miglia marine dalla linea di base da cui si misura la larghezza del mare territoriale. 200 miglia marine dalla linea di base da cui si misura la larghezza del mare territoriale. Il diritto di passaggio inoffensivo attraverso il mare territoriale può essere esercitato: da tutte le navi straniere. solo dalle navi mercantili. da tutte le navi straniere ad eccezione delle navi da guerra. da tutte le navi straniere, comprese le navi da guerra ma previa autorizzazione dello Stato costiero. La Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare fu adottata. 1982. 1994. 1958. 1995. Per il diritto internazionale il mare rileva, dal punto di vista dello sfruttamento economico delle risorse marine: mare territoriale oppure alto mare o mare libero. piattaforma continentale oppure zona economica esclusiva. mare territoriale oppure zona economica esclusiva. zona economica esclusiva oppure alto mare o mare libero. Per il diritto internazionale il mare rileva, dal punto di vista dell'esercizio della potestà di governo, come: piattaforma continentale oppure zona economica esclusiva. zona economica esclusiva oppure alto mare o mare libero. mare territoriale oppure zona economica esclusiva. mare territoriale oppure alto mare o mare libero. Il quadro internazionale in materia di protezione fondato su una tripartizione in cui non si ritrova: lo status di protetto in via temporanea per ragioni umanitarie. lo status di rifugiato. lo status di migrante. lo status di protetto in via sussidiaria. La Carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli fu adottata. 1981. 1984. 1966. 1986. La Dichiarazione americana dei diritti e doveri dell'uomo fu adottata. 1787. 1950. 1789. 1948. Alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea è stato attribuito il medesimo valore giuridico dei Trattati con l'entrata in vigore: del Trattato di Lisbona. del Trattato di Amsterdam. del Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa. del Trattato di Nizza. Tra i diritti tutelati dalla Carta di Nizza non vi è: il diritto di lavorare. il diritto di asilo. il diritto di proprietà. il diritto allo sfruttamento delle risorse naturali. Tra i principi tutelati dalla Carta di Nizza non vi è: il principio della presunzione di innocenza. il principio della diversità culturale, religiosa e linguistica. il principio della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene. il principio di autodeterminazione dei popoli. Ai sensi dell'art. 6, co. 2, TUE le disposizioni della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea: estendono le competenze dell'Unione, rientrando tra le competenze concorrenti dell'UE e degli Stati membri. estendono le competenze dell'Unione, che può adottare atti giuridicamente vincolanti che comportino l'armonizzazione delle leggi e dei regolamenti degli Stati membri. non estendono in alcun modo le competenze dell'Unione definite nei Trattati. estendono le competenze dell'Unione, rientrando tra le competenze esclusive dell'UE. In quale sentenza la Corte di Giustizia si era dichiarata incompetente a pronunciarsi sull'eventuale violazione da parte del diritto comunitario di un diritto fondamentale della persona tutelato da una norma interna. sentenza Nold del 1974. sentenza Internationale Handelsgesellschaft del 1970. sentenza Erich Stauder e Città di Ulm-Sozialam del 1969. sentenza Friedrich Stork & Co. c. Alta Autorità della CECA del 1959. In quale sentenza la Corte di Giustizia cominciò ad affrontare il tema dei diritti fondamentali facendovi espresso riferimento in quanto parte dei principi generali del diritto comunitario. sentenza Internationale Handelsgesellschaft del 1970. sentenza Erich Stauder e Città di Ulm-Sozialam del 1969. sentenza Nold del 1974. sentenza Friedrich Stork & Co. c. Alta Autorità della CECA del 1959. In quale sentenza la Corte di Giustizia affermò che "i diritti fondamentali fanno parte integrante dei principi generali del diritto di cui essa garantisce l'osservanza. sentenza Nold del 1974. sentenza Erich Stauder e Città di Ulm-Sozialam del 1969. sentenza Internationale Handelsgesellschaft del 1970. sentenza Friedrich Stork & Co. c. Alta Autorità della CECA del 1959. La teoria della sovranazionalità dell’Unione europea: è affermata da coloro che ritengono che l’Unione europea sia dotata di sovranità limitata a seguito di cessione o trasferimento da parte degli Stati membri di porzioni della propria sovranità. è negata da coloro che ritengono che l’Unione europea sia dotata di sovranità limitata a seguito di cessione o trasferimento da parte degli Stati membri di porzioni della propria sovranità. è affermata da chi nega la sovranazionalità dell’UE parlando piuttosto di delega (revocabile) di competenze dagli Stati membri all’Unione. è affermata dai fautori della sovranazionalità dell’UE sulla base della delega (revocabile) di competenze dagli Stati membri all’Unione. Il Sovrano Militare Ordine di Malta. non ha soggettività internazionale, come la Santa Sede. ha soggettività internazionale, come la Santa Sede. non ha soggettività internazionale, a differenza della Santa Sede. ha soggettività internazionale, a differenza della Santa Sede. La soggettività internazionale dell’individuo: va negata, perché è soggetto solo chi manifesti per forza propria la capacità reale, concreta di azionare l’ordinamento giuridico. va affermata perché gli individui sono, oggi, protagonisti della vita di relazione internazionale. è affermata dalla dottrina dualista. è negata dalle dottrine universaliste. In quale di questi atti internazionali non trova enunciazione il principio di autodeterminazione dei popoli?. la Convenzione di Montego Bay del 1982. i Patti internazionali del 1966 sui diritti economici, sociali e culturali e sui diritti civili e politici. la Dichiarazione dell’Assemblea generale sulle relazioni amichevoli tra gli Stati del 1970. la Risoluzione 2625 (XXV) del 24 ottobre 1970 dell’AG. I popoli che aspirano all’autodeterminazione hanno i seguenti diritti: il diritto di «reagire e resistere» con la forza alle misure coercitive eventualmente adottate dallo Stato per impedire l’esercizio del diritto loro spettante. il diritto di «reagire e resistere» pacificamente alle misure coercitive eventualmente adottate dallo Stato per impedire l’esercizio del diritto loro spettante. il diritto di chiedere e ricevere un aiuto conforme ai fini e ai principi della Carta dallo Stato coloniale. il diritto di chiedere e ricevere un aiuto conforme ai fini e ai principi della Carta dall’Assemblea Generale. In tema di autodeterminazione: la Carta dell’ONU prevede una distinzione tra i territori non autonomi e i territori in amministrazione fiduciaria. la Risoluzione 2625 (XXV) del 24 ottobre 1970 dell’AG prevede una distinzione tra i territori non autonomi e i territori in amministrazione fiduciaria. la Carta dell’ONU prevede una distinzione tra i territori non autonomi e Stati coloniali. risultano equivalenti i territori non autonomi e i territori in amministrazione fiduciaria. Il diritto di scegliere il proprio status economico implica la sovranità permanente dei popoli sulle risorse naturali, come riconosciuto in diverse occasioni anche: dall’Assemblea Generale, dalla Corte internazionale di Giustizia, dall’art. 1, par. 2, comune ai Patti del 1966. dall’Assemblea Generale, dalla Corte internazionale di Giustizia, dall’art. 2, par. 1, comune ai Patti del 1966. dall’Assemblea Generale, dalla Corte internazionale di Giustizia, dall’art. 3 comune alle Convenzioni di Ginevra del 1949. dall’art. 3 comune alle Convenzioni di Ginevra del 1949. Nel caso di autodeterminazione interna del Quebec nello Stato canadese, la Corte Suprema canadese. ha riconosciuto al gruppo francofono del Quebec lo status di «popolo». non ha riconosciuto al gruppo francofono del Quebec lo status di «popolo». ha ritenuto che sussistesse il diritto all’autodeterminazione esterna. ha ritenuto che il diritto all’autodeterminazione interna non fosse tutelato. Il popolo avrà titolo per esercitare la secessione dallo Stato plurinazionale (c.d. remedial secession): solo nel caso in cui al popolo interessato sia rifiutata la facoltà di esercitare, all’interno dell’ordinamento cui appartiene, il suo diritto all’autodeterminazione interna. solo nel caso in cui al popolo interessato sia rifiutata la facoltà di esercitare, all’interno dell’ordinamento cui appartiene, il suo diritto all’autodeterminazione esterna. sempre, a prescindere dal rispetto dell’integrità territoriale e dell’unità politica dello Stato. nel caso in cui non abbia un’adeguata rappresentanza nel parlamento nazionale. Tra le norme contenute negli atti delle organizzazioni internazionali rientrano: le Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e gli atti giuridici vincolanti dell’Unione europea. i principi. le consuetudini. i trattati. Quando, nell’ambito del diritto internazionale, si parla di codificazione, si intende: il processo consistente nel ricostruire il contenuto delle norme generali già esistenti per poi trascriverlo in forma scritta in un trattato. il processo per cui una norma di diritto convenzionale viene rispettata anche dagli Stati non parte in quanto percepita come corrispondente ad una consuetudine. il processo per cui una norma di diritto convenzionale viene rispettata anche dagli Stati non parte in quanto percepita come corrispondente ad una norma di ius cogens. il processo consistente nella trascrizione di una consuetudine in una norma di terzo grado. La Commissione di diritto internazionale: è un organo sussidiario permanente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. è stato creato nel 1945. è un organo sussidiario permanente del Segretario Generale delle Nazioni Unite. è un organo sussidiario permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Nel decidere le controversie in base al diritto internazionale, la Corte Internazionale di Giustizia dovrà seguire l’ordine di applicazione indicato dall’art. 38. convenzioni, consuetudini, principi. consuetudini, convenzioni, principi. principi, convenzioni, consuetudini. principi, consuetudini, convenzioni. L’art. 38 dello Statuto della Corte internazionale di Giustizia. non pregiudica la facoltà della Corte di statuire ex aequo et bono se le parti vi consentono. vieta alla Corte la facoltà di statuire ex aequo et bono. dà la possibilità alla Corte di statuire ex aequo et bono anche se le parti non vi consentono. dà la possibilità alla Corte di applicare lo ius cogens anche se le parti non vi consentono. Nell’interpretare ed applicare la norma convenzionale individuata quale lex specialis si applicano: in primo luogo, le norme di interpretazione dei trattati e, in secondo luogo, le altre norme generali, diverse da quelle sull’interpretazione dei trattati, e convenzionali. le norme generali di diritto internazionale in materia di interpretazione dei trattati. gli artt. 31-33 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati del 1969. i principi di diritto riconosciuti dalle nazioni civili. Sono considerati esempi di regimi normativi autosufficienti: il sistema dell’Organizzazione mondiale del commercio e quello previsto dalla Sezione XII del Trattato di Versailles del 1919. il sistema della Organizzazione internazionale del lavoro. il sistema della Organizzazione mondiale della sanità. il sistema previsto dalla Sezione II del Trattato di Versailles del 1919. Le norme generali di ius cogens sono: norme imperative che tutelano valori essenziali per la società degli Stati. norme imperative che possono essere derogate solo da norme convenzionali in materia di diritti umani. norme imperative che possono essere derogate solo da norme convenzionali in materia di diritto umanitario. norme imperative che possono essere derogate solo da norme convenzionali in materia di diritto dei conflitti armati. Gli obblighi collettivi sono dovuti: nei confronti di tutta la società internazionale nel suo complesso se l’obbligo scaturisce da una norma generale (obbligo erga omnes). nei confronti di tutti gli Stati parte ad un trattato, se l’obbligo scaturisce da una norma generale (obbligo erga omnes). nei confronti di tutta la società internazionale nel suo complesso se l’obbligo scaturisce da una norma convenzionale (obbligo erga omnes partes). nei confronti di uno Stato. Come esempi di obblighi collettivi, la Corte internazionale di giustizia non ha indicato: le norme in materia di commercio internazionale. i divieti di aggressione, di minaccia o uso della forza e di genocidio. il dovere di tutelare i diritti umani fondamentali. il principio di autodeterminazione dei popoli. Le Dichiarazioni di principi sono: Risoluzioni dell’Assemblea Generale. Risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Pareri consultivi della Corte internazionale di Giustizia. Raccomandazioni dell’Assemblea Generale. Non rientra tra le Dichiarazioni di principi: il Patto internazionale sui diritti civili e politici. la Dichiarazione sulle relazioni amichevoli fra gli Stati. la Carta dei diritti e doveri economici degli Stati. la Definizione del crimine di aggressione. Per “Stato obiettore persistente” si intende quello Stato che, durante il processo di formazione di una norma generale: non considera doveroso giuridicamente tenere il comportamento seguito, invece, dagli altri Stati e destinato nel tempo a divenire vincolante. non tiene il comportamento seguito, invece, dagli altri Stati e destinato nel tempo a divenire vincolante anche se lo considera doveroso giuridicamente. non considera doveroso giuridicamente tenere il comportamento seguito, invece, dagli altri Stati in attuazione di una consuetudine internazionale. non tiene il comportamento seguito, invece, dagli altri Stati in attuazione di una consuetudine internazionale. Due casi decisi dalla Corte internazionale di giustizia sono di solito richiamati a sostegno dell’esistenza dell’obiezione persistente nel diritto internazionale: il caso delle Peschiere anglo-norvegesi, (Fisheries Case - United Kingdom v. Norway, 1951) ed il caso dell’Asilo diplomatico (Colombian-Peruvian Asylum Case - Colombia v. Peru, 1950). il caso dell’Asilo diplomatico (Colombian-Peruvian Asylum Case - Colombia v. Peru, 1950) ed il caso della legittimità della dichiarazione di indipendenza del Kosovo (Accordance with International Law of the Unilateral Declaration of Independence in Respect of Kosovo, 2010). il caso delle Peschiere anglo-norvegesi, (Fisheries Case - United Kingdom v. Norway, 1951) ed il caso della dichiarazione unilaterale di indipendenza del Quebec (1998). il caso della dichiarazione unilaterale di indipendenza del Quebec (1998) ed il caso della legittimità della dichiarazione di indipendenza del Kosovo (Accordance with International Law of the Unilateral Declaration of Independence in Respect of Kosovo, 2010). I principi consuetudo est servanda e pacta sunt servanda sono. principi formali. principi materiali. norme convenzionali. fonti di terzo grado. È un esempio di principio materiale: il principio della libera navigazione in alto mare. il principio consuetudo est servanda. il principio pacta sunt servanda. il principio ne bis in idem. Quale tra i seguenti principi non è enunciato dalla Dichiarazione sulle relazioni amichevoli fra gli Stati del 1970?. l’intervento umanitario. l’autodeterminazione dei popoli. il non intervento negli affari interni o esterni di un altro Stato. il divieto della minaccia o dell’uso della forza. L’interpretazione dei trattati internazionali è disciplinata dalla Convenzione di Vienna del 1969 agli articoli: 31, 32 e 33. 31 e32. 39,49,41. 39,40. L’emendamento e la modificazione del trattato sono disciplinati dalla Convenzione di Vienna del 1969 agli articoli: 39,49,41. 31,32,33. 31,32. 39,40. Per modificazione del trattato si intende: l’alterazione delle disposizioni del trattato a seguito di un accordo solo tra alcuni degli Stati parte. l’alterazione delle disposizioni del trattato a seguito di un accordo tra tutti gli Stati parte. l’alterazione delle disposizioni del trattato a seguito di una decisione unilaterale di uno Stato parte. l’alterazione dell’oggetto e dello scopo del trattato. Quando lo Stato manifesta il proprio punto di vista sul contenuto o l’interpretazione di una norma del trattato si ha. una dichiarazione o una dichiarazione interpretativa. una dichiarazione o una riserva. una riserva. una riserva o una dichiarazione interpretativa. Con la riserva lo Stato mira a: escludere o modificare l’effetto giuridico di alcune disposizioni del trattato nella loro applicazione a tale Stato. escludere o modificare l’effetto giuridico di alcune disposizioni del trattato nella loro applicazione a agli altri Stati parte. opporsi all’entrata in vigore del trattato. mpedire l’entrata in vigore del trattato nei rapporti con lo Stato obiettore. Ai sensi dell’art. 20, par. 1, della Convenzione di Vienna, se le riserve sono espressamente autorizzate dal trattato. non serve un ulteriore atto di accettazione da parte degli altri Stati contraenti. esse si considerano apposte a seguito di un atto di accettazione da parte degli altri Stati contraenti. a riserva deve essere accettata da tutte le parti. la riserva viene accettata ed il trattato entra in vigore tra i due Stati nei limiti indicati dalla riserva. Ai sensi dell’art. 50 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati, la corruzione del rappresentante dello Stato è: una causa di annullabilità del trattato. una causa di nullità del trattato. una causa di nullità assoluta del trattato. una violazione dello ius cogens. La Convenzione sulla successione degli Stati in materia di trattati è databile al: 1978. 1969. 1949. 1977. Secondo il criterio della tabula rasa: il nuovo Stato non assume mai gli obblighi gravanti sul predecessore. il nuovo Stato resta libero da qualunque obbligo contratto da altri prima della sua nascita, salvo il caso in cui il predecessore fosse uno Stato coloniale. lo Stato successore assume obblighi e diritti dello Stato predecessore. è da favorirsi la continuità delle situazioni giuridiche fondate sui trattati. Ai sensi della Convenzione sulla successione degli Stati in materia di trattati per «Stato predecessore» si intende: lo Stato che è stato sostituito da un altro Stato in occasione della successione tra Stati lo Stato che è stato sostituito da un altro Stato in occasione della successione tra Stati. lo Stato che ha sostituito un altro Stato in occasione della successione tra Stati. lo Stato cessionario. lo Stato obiettore. |